Concorso straordinario 2023 cosa studiare: le materie dei 50 quesiti
Tra pochi giorni, con l’arrivo di agosto, scatta ufficialmente alla rovescia per la pubblicazione dell’atteso bando da parte del ministero utile a sancire l’avvio del nuovo Concorso straordinario ter 2023 annunciato dal ministro Valditara nei mesi scorsi.
Concorso riservato ai precari
Un concorso che secondo i primi proclami doveva essere attuato già in estate, ma che inevitabilmente a questo punto finirà per slittare, se tutto va bene in autunno con le prime prove in programma. E’ già tempo, quindi, da parte dei candidati che prenderanno parte al concorso, di iniziare a prepararsi per le prove in programma.
Ricordiamo che si tratta di un concorso riservato ai precari, che promette di stabilizzare qualcosa come 30mila dipendenti a tempo determinato della scuola.
I requisiti
Infatti al nuovo concorso, che sarà il primo indetto dal nuovo ministero, potranno partecipare gli insegnanti precari con almeno tre anni di servizio. Potranno prendere parte alla procedura concorsuale anche coloro i quali risultano in possesso dei 24 CFU. Resta tassativa l’indicazione in base alla quale i cfu devono essere stati conseguiti entro il 31 ottobre 2022.
Le prove
Il concorso vero e proprio sarà invece strutturato in una prova scritta e un colloquio orale. Per prepararsi al meglio al concorso, è importante tenere presente che la prova scritta del prossimo concorso docenti sarà articolata in un test di 50 domande a risposta multipla.
La commissione esaminatrice, con questa prova, avrà lo scopo di valutare le conoscenze dei docenti in specifici ambiti disciplinari: sono l’ambito pedagogico, psicopedagogico, didattico-metodologico, informatico e linguistico. In questo senso, la lingua alla quale si presterà particolare attenzione sarà la lingua inglese.
Nn so quanto imail ho mandato ma nulla non ti fanno mai sapere niente
Fanno uguale a gli altri a loro interessa dare i soldi alle agenzie o alle universita’ della scuola non interessa a nessuno . Sembra che le sanatorie siano una vergogna ma sono nate proprio quando lo stato sbaglia .Ditemi qui dove e’ il merito anche loro non hanno le famose ……durante le elezioni avevano detto che i famosi precari avevano diritto ad una sanatoria ora fanno il contrario. Non ho parole a nessuno interessa la cultura ci vogliono tenere soggiogati per governarci meglio.noi precari senza stipendio da piu’ di due mesi piu’ disoccupazione una miseria e ci costringono a fare concorsi ad un eta’ da pensione.Ma cari politici non credete che era meglio fare : sanatoria per i precari covid (ricordate quelli?) Con 36 mesi di servizio piu’ quelli storici che ne hanno anche 20 ovviamente con obbligo di corsi di aggiornamento a pagamento (senza di esse non avrebbero diritto al posto a tempo indeterminato) dopo passare a chi ha vinto i concorsi e dopo i giovani della nuova generazione con i famosi CFU .e chi ne ha 24 altri da unire.Cosi non prendereste tutti? Dareste i soldi a tutti e inizierete a fare una grande pulizia di tutto.Tra 10 anni nessuno vorra’ piu’ insegnare perché stipendi da fame piu’ chi ha voglia di spendere tutti quei soldi in un paese che non e’ regolare nei pagamenti stipendi? Preciso il pagamento ritardo stipendi lo hanno fatto anche i governi precedenti .
Sono d’accordo con Cecilia, bastava fare il doppio canale: percorsi abilitanti per i precari storici, per indirizzarli verso l’agognato ruolo e concorsi per i neolaureati, avrebbero finalmente sistemato la questione dei precari e i giovani neolaureati, freschi di studio ma con nessuna esperienza lavorativa, vincitori del concorso, avrebbero avuto un docente formato che li avrebbe affiancati durante l’anno di prova per essere poi immessi in ruolo, gli altri neolaureati non vincitori possono inviare le MAD, aspettando di essere chiamati a scuola con contratto a tempo determinato.