Scuola

Concorso ordinario scuola 2023: ecco i due bandi presentati dal ministero ai sindacati

L’estate 2023 sarà ricordata come quella che di fatto sancirà il nuovo corso del reclutamento docenti del ministero del Governo Meloni. Un ministero che ha le idee chiare circa la volontà di portare avanti un certo tipo di programmazione finalizzato ala stabilizzazione dei precari e all’immissione in ruolo do nuovi candidati insegnanti mediante le procedure concorsuali.

Ridurre al massimo il precariato

L’obiettivo finale è la stabilizzazione del maggior numero possibile di essi e in generale la riduzione massima della supplentite, piaga che affligge da anni la scuola italiana e che costituisce la principale spina nel fianco dei sindacati.

Proprio le parti sociali a inizio mese sono stati informati dal ministero circa la volontà di indire a breve i prossimi concorsi scuola ordinari per docenti di infanzia, primaria e secondaria. Una strategia nell’ambito dei nuovi concorsi ordinari PNRR. Lo schema di decreto sul concorso ordinario per la scuola secondaria prevede l’uscita di due bandi relativi al prossimo anno scolastico.

I requisiti

Il primo concorso in programma, che dovrebbe essere bandito nelle prossime settimane, è indirizzato agli insegnanti abilitati o in possesso di 24 CFU o precari con almeno 3 anni di servizio. E’ il concorso che ha preso la dicitura di concorso straordinario ter.

Ci sarà poi in programma un secondo concorso, che potrà essere organizzato solo dopo che partiranno ufficialmente i corsi abilitanti per gli insegnanti previsti dalla riforma del reclutamento dei docenti. Ci riferiamo al cosiddetto DPCM 60 CFU. In questo caso l’accesso sarà riservato ai docenti abilitati o in possesso di 24 CFU o precari con almeno 3 anni di servizio o in possesso di 30 CFU del percorso universitario e accademico di formazione iniziale.

Il diploma itp

Sono concorsi rivolti sia ai candidati interessati ai posti comuni che a quelli che vorranno concorrere per il sostegno (in questo caso, servirà la specializzazione). Chi invece concorre per i posti di ITP dovrà esibire il diploma che dà accesso alla classe di concorso. L’idea del ministero è consentire l’accesso di questi due nuovi concorsi sia ai non abilitati che ai precari.