Prossimo concorso scuola 2023: ecco le nuove quattro modalità di accesso
Il nuovo corso delle procedure finalizzate al reclutamento dei docenti prenderà il via a breve con i nuovi concorsi scuola, il primo dei quali dovrebbe già essere quello riservato ai precari e che prenderà la denominazione di concorso straordinario ter.
Le novità dei prossimi concorsi
Ma in generale, è lecito attendersi importanti novità nella struttura dei prossimi concorsi scuola, anche se le modifiche più importanti non si verificheranno nell’immediato. Le novità più importanti riguarderanno infatti le prove scritte a risposta multipla. Per assistere a queste modifiche, però, bisognerà attendere la fine del periodo Pnrr, quando entreranno in vigore, se il ministero confermerà questa indicazione, per i quesiti a risposte aperte.
In generale, il prossimo futuro sarà caratterizzato da quattro sostanziali modalità di accesso ai concorsi.
Le quattro modalità
La prima prevede l’acquisizione di una abilitazione mediante un percorso formativo di 60 CFU. Alla fine dello stesso, ci si dovrà sottoporre a un concorso e naturalmente superarlo.
C’è poi la seconda modalità prevista per i nuovi concorsi, ma in questo caso si tratta di una modalità vincolata a livello temporale e con scadenza 31 dicembre 2024. E’ una modalità riservata a chi ha già acquisito 30 CFU senza però disporre dell’abilitazione.
I requisiti
Spazio poi alla modalità che potrà essere sfruttata dai lavoratori precari con 3 annualità di servizio negli ultimi 5 anni scolastici.
Ultima modalità, anch’essa con scadenza fissata alla fine del 2024, quella che prevede la partecipazione al concorso dei docenti con 24 CFU ottenuti entro il 31 ottobre 2022.
Il ministero conta in questa fase di rispettare le indicazioni e i patti presi e che si collegano al PNRR. Per fare questo, è necessario rispettare le 70mila assunzioni previste entro il 31 dicembre 2024. I concorsi in questione prevedono l’introduzione di prove scritte informatizzate.
I dopo Pnrr
SI tratta di prove strutturate mediante quesiti a risposta multipla. Lo scopo sarà quello di verificare le competenze pedagogiche, psicopedagogiche, didattico-metodologiche, informatiche e di lingua inglese del candidato.
Come detto per assistere a modifiche della struttura delle prove sarà necessario attendere la fine del periodo di attuazione del PNRR. Solo allora è previsto il via libera a una prova scritta con quesiti a risposta aperta. Non si potrà però prescindere dalle prove preselettive.