Nomine supplenze Gps: incarichi subito dopo ferragosto, scadenza massima prima settimana di settembre
Terminata la procedura di presentazione delle domande mediante Istanze Online con la scelta delle 150 preferenze, la fase di assegnazione delle supplenze docenti 2023/2024 da GaE e GPS prosegue e culminerà con le nomine che a questo punto arriveranno soltanto dopo la metà di agosto.
La provincia di riferimento
Ora la palla passa agli Uffici scolastici che dovranno provvedere all’attribuzione degli incarichi a tempo determinato finalizzati al ruolo da GPS sostegno prima fascia ed elenco aggiuntivo per candidati inseriti a pieno titolo.
Questa assegnazione di cattedre è finalizzata alla copertura dei posti disponibili solo se risultano non ancora assegnati al 31 agosto, solo su sostegno. Vale come riferimento la provincia in cui l’aspirante è inserito nelle GPS di I fascia sostegno. Devono però essere posti rimasti vacanti una volta finite le operazioni ordinarie di immissioni in ruolo (GAE/concorsi).
Le nomine in ruolo
La fase successiva è caratterizzata dalla nomina delle supplenze al 31 agosto e 30 giugno 2024 da Gae e Gps. Naturalmente verranno presi in considerazione soltanto i candidati che hanno regolarmente inoltrato domanda di partecipazione.
Le indicazioni sono state date, anche a voce, dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, che ha confermato come siano giorni caldi, non solo a livello meteorologico, per gli uffici periferici del Ministero. Uffici che si stanno concentrando nel completamento delle nomine in ruolo di 50.807 docenti. Poi toccherà alle 10.913 nomine di personale Ata.
Le scadenze fissate dal ministero
Il ministro ha dato chiare indicazioni ai Direttori degli uffici scolastici regionali di rispettare le tempistiche indicate. Il termine massimo concesso dal ministero è quello di completare le operazioni non superando la data della prima settimana di settembre, proprio a ridosso del suono delle prime campanelle. In questo modo le lezioni potranno iniziare regolarmente con tutti i docenti in cattedra.
A gestire tutto sarà l’algoritmo fornito agli Uffici Scolastici: di base, opera incrociando la domanda presentata dal docente, con le scelte effettuate, e i posti disponibili nel determinato turno di nomina.
Chi non è riuscito a superare il concorso straordinario o essere vincitore dello straordinario bis, ma con 10 anni di servizio cambierà mestiere visto che rimane in seconda fascia quindi in coda a tutti gli idonei del concorso ordinario?