Economia e Fisco

Stipendio docenti agosto 2023: tutti gli aumenti previsti, ma ci sono anche le detrazioni

Inizia la procedura di comunicazione al personale scolastico degli importi relativi allo stipendio di agosto 2023. Il primo giorno del mese sono stati già resi noti alcuni importi, per questo già visibili su NoiPA. Sono importi che si riferiscono agli stipendi del personale docente e ATA con contratto a tempo indeterminato. Le comunicazioni riguardano anche il personale scolastico che dispone di contratto al 31 agosto 2023.

Il taglio del cuneo fiscale

Questo mese porterà con se interessanti novità, considerato che è la prima di una serie di mensilità che fino a fine anno consentiranno a una parte di docenti e ATA di beneficiare di un “taglio del cuneo fiscale”. Non un miglioramento clamoroso sullo stipendio, ma che vuol dire comunque riscontrare un aumento di qualche decina di euro sullo stipendio.

Beneficerà del taglio al 7% il personale che percepisce uno stipendio lordo mensile che non supera i 1.923 euro. Taglio che scende al 6% per quel che riguarda il personale che riceve uno stipendio inferiore ai 2.692 euro lordi mensili.

Divisione per tredici mensilità

A rendere ancora più corposo lo stipendio già dal mese di luglio ha contribuito nel mese di luglio per docenti e ATA il saldo degli arretrati dell’indennità una tantum pari all’1,5% della retribuzione.

L’indennità è previsto che venga pagata divisa per tredici mensilità equivalenti a ogni mensilità dell’anno solare 2023.

Le rate da 25 euro

Oltre agli aumenti, c’è da fare i conti anche con la detrazione delle addizionali regionali e comunali. Verrà riscontrata anche nella rata di agosto 2023. Non si può stabilire un importo unico, dal momento che è in relazione alle aliquote stabilite a livello regionale/comunale.

Da sottrarre dallo stipendio anche il debito ex bonus Renzi che alcuni dipendenti devono ancora restituire. Viene detratto in rate da 25 euro a chi ha usufruito senza averne diritto nei mesi di gennaio e febbraio 2022.

Infine c’è da fare i conti con l’eventuale debito/credito inerente la dichiarazione dei redditi.