Differenza tra scelta analitica e sintetica: come funziona l’algoritmo Gps 2023
Riuscirà l’algoritmo a soddisfare le aspettative dei candidati che hanno presentato la scelta per le 150 sedi, facendo dimenticare polemiche e presunte o reali ingiustizie degli anni passati? Il ministero scommette di sì, in virtù di una serie di migliorie apportate al sistema informatizzato di supplenze. Se questo consentirà di azzerare completamente le polemiche è presto ancora per dirlo, e probabilmente si tratta di un’ambizione eccessiva.
Differenza tra scelta analitica e sintetica
Ci sono casi specifici che vanno valutati singolarmente, e sui quali solo la prova dei fatti potrà mostrare se l’algoritmo sta funzionando oppure no. Ad esempio uno di questi casi riguarda la precedenza che l’algoritmo dà a una preferenza tra la scelta analitica e quella sintetica. Bisogna partire dal presupposto che l’algoritmo prende in considerazione come criterio il punteggio. In caso di due candidati che hanno scelto uno scuola e uno distretto, in caso di posti disponibili nel distretto, chi ha un punteggio più basso ma ha scelto la scuola la ottiene, mentre se l’altro ha un punteggio più alto ma ha scelto il distretto, va in un’altra scuola.
Le scelte al buio
Se invece entrambi hanno scelto la scuola, viene assunto chi ha il punteggio più alto. Quello che crea dubbi e perplessità è che le scelte dei candidati stanno avvenendo al buio, senza conoscere le disponibilità. vedremo se questa scelta pagherà in termine di rispetto delle tempistiche imposte dal ministro, che ha chiesto agli uffici scolastici di fare in modo che gli incarichi siano assegnati per tempo, in modo che i docenti siano in cattedra dal primo settembre.
La riserva di legge
In caso di anomalie nell’assegnazione degli incarichi che sembrerebbero disattendere la gerarchia del punteggio, la spiegazione più probabile è che ci siano docenti che usufruiscono della riserva di legge 68/99. E che potrebbero scavalcare colleghi meglio posizionati.