Con la firma ufficiale apposta da Giorgia Meloni sul Dpcm che sancisce i nuovi percorsi di formazione iniziale degli insegnanti della Scuola secondaria di I e II grado cambiano definitivamente i meccanismi di acquisizione di una cattedra e ci sono nuove regole per la scuola.

Le altre casistiche

Alla base del Dpcm, che contiene comunque molte sfaccettature, c’è sicuramente il punto cardine attorno al quale ruota tutto, costituito dal percorso formativo standard che prevede l’acquisizione di almeno 60 CFU (Crediti Formativi Universitari)/CFA (Crediti Formativi Accademici).

Attorno a questo punto fermo ruotano le altre casistiche, come quelle che prevedono l’istituzione di altri percorsi, pari a 30 o 36 crediti formativi, indirizzati a chi ha già svolto un servizio di almeno tre anni scolastici e a coloro che abbiano conseguito 24 CFU/CFA in base al previgente ordinamento.

I tre anni di servizio

Sono infatti diverse le situazioni in cui si vengono a trovare i singoli aspiranti docenti, soprattutto in questa fase iniziale, che si può definire transitoria, in cui ancora si mescolano fattispecie ereditate dal precedente modello di reclutamento.

Una di questa casistiche è certamente quella di chi è in possesso di 3 anni di servizio e 24 cfu. In questo caso, il nuovo corso di reclutamento docenti pone di fronte al candidato diverse opportunità. I 3 anni di servizio specifico infatti vengono fortemente valorizzati, considerato che il principio alla base di questo nuovo corso è certamente la valorizzazione della professionalità acquisita.

I vincoli

Una delle possibilità è quella riservata chi può vantare 30 CFU con 3 anni di servizio. Chi vanta almeno un anno di servizio specifico, può scegliere di usufruire del percorso ridotto a 30 CFU. Gli ultimi 3 anni di servizio devono essere stati svolti entro gli ultimi 5 anni.

Altra fattispecie riguarda chi possiede 36 CFU con 24 CFU precedenti. Proprio i 24 CFU già acquisiti consentono di accedere al percorso del 36 CFU.

La partecipazione al concorso straordinario ter

I prossimi concorsi, a cominciare dal concorso straordinario ter che dovrebbe essere bandito ad agosto, saranno accessibili a chi dispone di 24 CFU o 3 anni di servizio. Ma in questo caso scatta in caso di vincita del concorso, solo la firma di un contratto a tempo determinato per il primo anno, salva la necessità di completare l’acquisizione dei crediti mancanti. In ogni caso ci sarà un percorso differenziato a seconda dei casi: 30 CFU per chi dispone dei 3 anni di servizio, 36 CFU per chi ha i 24 CFU.