Concorso straordinario ter: 35mila posti solo per scuola secondaria e posti comuni?
Archiviata la decisiva firma sul Dpcm che sancisce l’avvio della nuova fase di reclutamento docenti, ci si può concentrare sul primo concorso che il nuovo ministero ha in programma, il concorso straordinario ter il cui bando dovrebbe essere pubblicato ad agosto e che metterà in palio circa 30mila posti.
Scorrimento delle graduatorie
Il calcolo dei posti disponibili è il risultato della sottrazione tra gli 81mila posti vacanti e disponibili e i 50.807 posti autorizzati per le immissioni in ruolo del personale docente nell’anno scolastico 2023 – 2024.
Si tratta di una procedura ancora in corso di svolgimento almeno per un paio di settimane. Prevede lo scorrimento delle GPS sostegno prima fascia ed elenco aggiuntivo per aspiranti inseriti a pieno titolo e relativa Call veloce. In questo modo il ministero punta a garantire la copertura di tutti i posti a disposizione.
I 36 mesi di servizio
Lo scopo del ministero è che i posti disponibili siano a disposizione per la prima delle selezioni previste dal Pnrr. Si tratta di quella riservata alla fase transitoria della nuova abilitazione.
Il concorso straordinario ter sarà riservato ai docenti precari con 36 mesi di servizio o laureati con 24 CFU. Questi crediti, per essere validi, dovranno essere ottenuti entro il 31 ottobre 2022.
Le classi di concorso
I posti disponibili saranno riservati unicamente alla scuola secondaria. Da capire se saranno riservati unicamente ai posti comuni, cosa molto probabile.
Altro aspetto da chiarire, se varrà unicamente per le classi di concorso esaurite e per le quali si ipotizzano posti vacanti. Ma c’è anche la possibilità che sia esteso a tutte le classi di concorso.
Per assistere alle prime assunzioni dalle graduatorie del concorso straordinario ter, sarà necessario attendere settembre 2024.
Le prove
Il concorso sarà caratterizzato da una struttura classica con una prova scritta con quesiti a risposta multipla per appurare conoscenze e competenze del candidato in ambito pedagogico, psico-pedagogico, didattico-metodologico, informatico e linguistico (inglese).
Spazio poi alla prova orale finalizzata ad accertare conoscenze e competenze del candidato sulla disciplina della classe di concorso o tipologia di posto richiesti, oltre che le competenze didattiche e l’abilità nell’insegnamento. Non è escluso che possa essere introdotto anche un test specifico.