Mini call veloce 2023 sostegno: come presentare domanda, scadenza dei termini
E’ in fase di avvio la procedura che consentirà ai docenti inseriti a pieno titolo in prima fascia in GPS e negli elenchi aggiuntivi del sostegno di presentare domanda nelle province della stessa regione in caso di posti ancora vacanti. La domanda si potrà presentare a partire dal prossimo 9 agosto ed è riservata a coloro i quali non sono rientrati tra i docenti da immettere in ruolo.
La mini call veloce
La procedura è riservata a chi deve presentare domanda in territorio diverso dalla provincia d’inserimento. La procedura è indicata con il nome di mini Call veloce. Si può inoltrare domanda mediante piattaforma apposita, con scadenza temporale di soli due giorni che si concluderà quindi l’11 agosto 2023.
La domanda deve essere completa di provincia d’iscrizione nella prima fascia delle GPS o nei relativi elenchi
aggiuntivi per i posti di sostegno, province della stessa regione, che deve essere differente da quella di
inserimento nelle GPS per le quali intendono partecipare alla procedura. Il candidato deve indicare anche le tipologie di posto di sostegno per le quali, avendone titolo, vuole partecipare.
La provincia di appartenenza
Bisogna altresì confermare di aver partecipato alla procedura nella provincia di appartenenza per la stessa tipologia di posto di sostegno e di non essere stati destinatari di una proposta di assunzione.
I requisiti per aver diritto a presentare domanda sono: avere presentato domanda per l’assunzione straordinaria prevista dal decreto 44 del 2023 entro il 31 luglio del 2023, non essere stati scelti come docenti da immettere in ruolo, aver richiesto tutte le sedi della provincia d’inclusione, non avere rinunciato alla proposta di nomina.
I vincoli
Chi presenta domanda per la “mini call veloce”, dovrà restare nella stessa sede per un triennio. Per i docenti di sostegno vale il vincolo quinquennale nel tipo di posto.
La rinuncia è consentita entro le 9 dell’11 agosto. Bisogna comunicare all’ufficio scolastico di non accettare l’incarico. Non è prevista alcuna sanzione.