Scuola

Concorso straordinario ter 2023 classi di concorso: una determinata classe di concorso potrebbe essere bandita in una regione e non in un’altra

Una delle prime cose che il bando di prossima pubblicazione relativo al concorso docenti per la fase straordinaria dovrà chiarire è se sono confermati i 30.000 posti messi in palio e se la procedura sarà inerente solo la scuola secondaria o se verrà estesa anche a infanzia e primaria.

Bando per tutte le regioni

Proprio in queste settimane il ministero sta lavorando ai punti salienti del bando per organizzare un concorso per i precari che possa essere il più soddisfacente possibile. Non dobbiamo dimenticare infatti il valore fortemente simbolico, oltre che pratico, di questo concorso, considerato che sarà il primo organizzato dal nuovo ministero e che dunque potrebbe rappresentare un biglietto da visita importante nei confronti di sindacati e mondo della scuola in generale.

Come detto uno dei dubbi riguarda la possibilità che il concorso infanzia e primaria venga bandito in tutte le regioni. Al momento non ci sono certezze, e molto dipenderà anche dai risultati delle recenti immissioni in ruolo per l’anno scolastico 2023/24.

I requisiti di accesso

Stesso discorso per e classi di concorso, che potrebbero essere distribuite non equamente in tutte le regioni. Quel che sembra più probabile è che il bando per la scuola secondaria sia emanato sia per i posti comuni che di sostegno. Non ci dovrebbero essere invece sorprese per quel che concerne i requisiti di accesso: potranno partecipare coloro i quali vantano tre anni di servizio negli ultimi cinque di cui uno specifico per la classe di concorso richiesto. Valgono solo le annualità di servizio svolte nella scuola statale.

Via libera anche all’accesso con laurea + 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022 oppure diploma per ITP.

Il servizio misto ha valore per accedere al percorso per conseguire l’abilitazione.

I 30 cfu

Fino al 31 dicembre 2024 la partecipazione al concorso è consentita a chi vanta almeno 30 CFU/CFA del percorso universitario e accademico di formazione iniziale.

Via libera anche ai docenti con tre anni di servizio negli ultimi cinque, svolti nella scuola statale, di cui almeno uno specifico.