Economia & Fisco

Ritardo pagamento supplenze brevi 2023: Naspi, molti insegnanti potrebbero non vedere soldi fino a settembre

Una delle sfide che il ministero dell’istruzione insediato da circa un anno con a capo Valditara dovrà affrontare e, possibilmente, cercare di vincere, è quella relativa alla regolarizzazione del pagamento degli stipendi nei confronti dei docenti precari.

200 mila docenti coinvolti

Una situazione nota ai sindacati e, naturalmente, agli stessi docenti senza contratto fisso, che si trovano costretti a convivere sia con l’incertezza data dalla loro condizione di precari che con l’umiliazione di non ricevere regolarmente gli emolumenti spettanti, con ricadute importanti sulla quotidianità sia a livello psicologico che economico.

Il fatto che si stiano accumulando da diversi mesi i ritardi per i pagamenti di oltre 200mila docenti precari mette in luce come la macchina burocratica attuale per il pagamento degli stessi sia assolutamente inadeguata. Docenti che sono costretti a vivere 4 mesi senza stipendio, versando in una situazione non degna di un Paese civile.

Incertezze economiche

Il fatto che questa situazione coincida con l’arrivo dell’estate non fa altro che acuire la gravità della stessa, sia perchè si tratta di un momento di pausa in cui si riflette sull’incertezza della propria condizione economica e contrattuale, sia perchè coincide con un periodo dell’anno in cui disporre dei soldi cui si avrebbe diritto diventa, se possibile ancora più importante per potersi concedere qualche giorno di meritato svago con una vacanza, anche breve.

L’ottenimento della Naspi

La situazione attuale è che al momento un considerevole numero di precari non ha ancora ricevuto lo stipendio dei mesi di maggio e giugno. Una problematica che si somma alle difficoltà inerenti l’ottenimento della Naspi, prestazione di disoccupazione. Il risultato è che molti docenti precari sono in grave difficoltà. Ricordiamo che la Naspi può essere richiesta solo a giugno, a conclusione dell’incarico, ma l’erogazione avviene dopo almeno 60 giorni di lavorazione burocratica. Il risultato è che molti insegnanti dovranno aspettare lo stipendio per fine agosto o addirittura settembre.