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Graduatorie ATA 24 mesi: come recuperare il servizio 2023 per la prossima domanda di aggiornamento

Ci sono numerosi annunci di posti di lavoro per il personale Ata in conservatori che non seguono l’iter ministeriale per il reclutamento di bidelli (e infatti in alcuni casi basta la terza media, al contrario di quanto avviene per le scuole pubbliche) ma la gran parte dei candidati a un posto ministeriale sono già proiettati alla prossima domanda per l’aggiornamento delle graduatorie Ata 24 mesi.

I periodi da recuperare

In questo senso, è bene tenere presente che coloro i quali dispongono di giorni o mesi di servizio che non sono stati sfruttati, possono utilizzarli per la prossima domanda per l’inserimento/aggiornamento delle graduatorie ATA 24 mesi. Questo perchè questi periodi non vanno perduti, anzi se si dispone di eventuali frazioni di servizio svolto dopo la presentazione della domanda, è possibile beneficiarne per il punteggio in vista del prossimo aggiornamento.

Infatti nella prossima domanda di aggiornamento, si può iniziare a dichiarare titoli e servizi a partire dalla data successiva a quella che è stata inserita nella domanda scaduta quest’anno.

Regolamenti gestiti in maniera diversa

Resta il fatto che sulla materia c’è ancora un po’ di incertezza, dal momento che a livello nazionale e regionale con i singoli bandi non è stata ancora rilasciata alcuna indicazione ufficiale in merito all’effettiva modalità di calcolo cui fare riferimento. E questo ha portato a una certa disomogeneità a livello nazionale, se si considera che ci sono alcuni ambiti che a livello provinciale o regionale hanno trovato accordi in base ai quali è stato sancito che il calcolo sarà fatto fino alla scadenza del bando se si presta servizio.

Servizio non va perduto

Quel che conta è che chi procederà con la presentazione della domanda nel 2024 potrà inserire tutto ciò che non ha inserito nel 2023, e che dunque non andrà sprecato. Un elemento non da poco se si considera che ogni frazione di punto può davvero fare la differenza in graduatoria per scalare posizioni e ottenere maggiori possibilità di essere convocati.