Sta per iniziare il nuovo anno scolastico e nonostante gli sforzi del ministero alcune criticità rischiano di rimanere cristallizzate anche in vista della prima campanella di settembre. Non ci sono solo i docenti precari e la supplentite ad agitare i sonni dei sindacati e del ministro Valditara, ma anche la questione legata ai dsga. Nello specifico, la previsione è che in vista del nuovo anno scolastico 2023-24, non ci saranno significativi miglioramenti per quel che concerne i posti vacanti per DSGA.

Livello provinciale e nazionale

L’unica soluzione quindi resta sempre quella, da parte degli Uffici scolastici, di fare ricorso alla procedura di interpello. Una procedura che può essere attuata sia in riferimento al livello provinciale che a quello nazionale.

I singoli avvisi in aggiornamento

Per rimediare all’eccesso di posti vacanti, le scuole devono necessariamente fare ricorsi agli assistenti amministrativi di ruolo o che abbiano prestato servizio in qualità di DSGA negli anni precedenti. Ma questi sono solo requisiti generici. Ce ne sono di più specifici in ogni singolo avviso ai quali i candidati devono fare riferimento. Vi rimandiamo all’elenco completo in aggiornamento di tutti gli interpelli disponibili a livello nazionale.

La proroga della validità dell’intesa

Si tratta di una procedura di selezione le cui modalità sono state inserite all’interno del CCNI 8 luglio 2020. Con l’occasione, si è provveduto a normare tutte le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie del personale docente, educativo ed ATA per gli anni scolastici 2019/2022. Ma la validità del contratto è stata poi prorogata per il prossimo anno scolastico, nello specifico, per l’a.s. 2023/2024. Per procedere con questa proroga, è stato necessario raggiungere un’intesa che è stata sottoscritta il 13/06/2023 tra il Ministero dell’Istruzione e le Organizzazioni sindacali.