Scuola

Percorsi formativi abilitanti all’insegnamento: preoccupa il ritardo in Gazzetta Ufficiale

Il fatto che il DPCM sui percorsi formativi abilitanti all’insegnamento non sia ancora stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale inizia a far serpeggiare un po’ di ansia nei diretti interessati che attendevano risposte più immediate per quel che concerne un provvedimento molto importante e soprattutto atteso da diversi anni.

Nessun cambio di programma

Ma il responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega Mario Pittoni, già presidente della commissione Cultura al Senato, ci tiene a rassicurare i candidati coinvolti spiegando che si tratta di un ritardo che non cela alcuna anomalia e che dunque non deve destare preoccupazione.

La motivazione del ritardo nella pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto sui percorsi formativi abilitanti è da ricercare unicamente nella natura stessa del tipo di provvedimento. Una semplice questione burocratica, dunque, considerato che questo tipo di decreto segue un iter diverso dagli altri dispositivi normativi.

Pubblicazione a breve

Il suo percorso in ogni caso non si è fermato, è al momento il Dpcm sui percorsi abilitanti all’insegnamento è al momento all’esame degli organi di controllo di Palazzo Chigi. Per questo ci sono buone possibilità che possa essere poi pubblicato nei prossimi giorni in Gazzetta Ufficiale. In ogni caso, non ci sono dubbi che possa essere pubblicato in tempo utile per la partenza dei corsi nel prossimo anno accademico.

Questa almeno la rassicurazione fornita da uno degli esponenti politici più direttamente interessati e coinvolti nel provvedimento, il responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega Mario Pittoni, già presidente della commissione Cultura al Senato. La notizia è stata data ufficialmente direttamente dalla sua pagina Facebook.

L’acquisizione dei 60 cfu

I percorsi abilitanti consentiranno l’acquisizione dei 60 CFU utili a partecipare ai prossimi concorsi scuola (il primo dovrebbe essere quello ordinario) e nell’idea del ministro Valditara, consentiranno di varare una nuova idea di formazione insegnanti che punta sull’immissione in cattedra di un docente più preparato.

Solo chi avrà superato il concorso avrà la possibilità di essere valutato nel periodo di prova per le sue effettive competenze didattiche e disciplinari.

L’abilitazione all’insegnamento

Il provvedimento in questione coinvolge circa 100 mila richieste di partecipazione. I percorsi dovrebbero concludersi nell’anno accademico 2023/24. Chi supera la prova finale acquisisce l’abilitazione all’insegnamento per la relativa classe di concorso.