Scuola

Concorso straordinario scuola 2023 bando: stabilizzazione di 35mila precari, le prove da svolgere

Mancano pochi giorni alla fine di agosto, e si riducono di ora in ora le speranze che venga pubblicato il bando, promesso dal ministero, che consentirebbe di avviare il concorso straordinario ter in autunno. Per il resto è tutto già pronto, perchè se è vero che il bando sarà fondamentale per delineare e specificare gli ultimi elementi, è altrettanto vero che il ministero ha ben chiare le linee guida che dovranno caratterizzare quello che sarebbe di fatto il primo concorso dall’insediamento del ministro Valditara.

Concorso per i precari

Quel che è certo, ad esempio, è che il concorso sarà ripartito in prova scritta, prova orale e composizione della graduatoria di merito. L’attesa per il concorso è direttamente proporzionale al numero di candidati che promette di stabilizzare, considerato che è rivolto ai precari e consentirebbe di assumere circa 35mila docenti. I requisiti sono il vantare almeno 36 mesi di servizio o possedere i 24 crediti formativi universitari.

Il ministero deve rispettare una serie di adempimenti rispetto al Pnrr, e già riuscire a mantenere la promessa di attuare il concorso in autunno non sarebbe sufficiente per garantire gli accordi presi con l’Europa.

I requisiti

I candidati che parteciperanno alle prove per i posti comuni devono disporre di

Laurea coerente con la classe di concorso oggetto del concorso + abilitazione per la specifica classe di concorso.
Tre anni di servizio negli ultimi cinque, svolti presso le scuole statali, di cui almeno uno specifico.
Laurea coerente con la classe di concorso + 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022.

Invece agli ITP (Insegnanti Tecnico Pratici) è richiesta:

Laurea di primo livello + abilitazione.
Diploma di accesso alla classe di concorso (valido fino al 31 dicembre 2024).
Requisiti per i Posti di Sostegno:

Diploma di specializzazione conseguito secondo il DM n. 249/2010 per il grado richiesto.

Le prove

La prova scritta sarà composta da quesiti a risposta multipla. Invece la prova orale verte su conoscenze e competenze inerenti classe di concorso o tipologia di posto per cui si concorre. Ora non resta che aspettare il bando, ogni giorno potrebbe essere quello giusto.