Spezzoni pari o inferiori a 6 ore: stipendio e criteri di assegnazione in virtù di un vuoto normativo
E’ la settimana della ripresa delle attività scolastiche in tutta Italia, con le porte delle aule che si riapriranno per accogliere milioni di studenti in vista di un anno scolastico che si spera possa essere uno dei più lineari degli ultimi anni grazie alla fine dell’emergenza Covid. In questi giorni, proprio per consentire l’avvio più regolare possibile delle attività scolastiche, proseguono a pieno ritmo le fasi di attribuzione delle supplenze per il 2023/24.
I criteri di assegnazione
Alcune supplenze vengono assegnate a orario pieno, in altri casi vengono assegnati gli spezzoni pari o inferiore alle 6 ore. Assegnazioni che sono in corso di assegnazione proprio in questi giorni. Gli spezzoni vengono conferiti dai Dirigenti Scolastici. La procedura prevede che vengano assegnati ai presidi dall’Ufficio Scolastico in quanto non più utilizzabili per la formazione di cattedre intere.
Chi decide di concorrere all’attribuzione di questi spezzoni per avere priorità di assegnazione deve essere già in servizio nella scuola. Non solo: bisogna essere in possesso di abilitazione specifica e in subordine docenti nominati dalle graduatorie di istituto specificatamente per la copertura di questi spezzoni.
La normativa
Chi è disponibile per gli spezzoni, deve rientrare tra queste categorie: docenti con contratto a tempo determinato, docenti di ruolo della scuola medesima, docenti a tempo determinato, in servizio nella scuola medesima, docenti supplenti nominati dalle graduatorie di istituto nei casi in cui rimangano ore che non sia stato possibile assegnare, secondo le modalità e l’ordine succitati, al personale docente in servizio nella scuola.
Può verificarsi il caso in cui risultino più domande per lo stesso spezzone. In questo caso diventa difficile stabilire il criterio di assegnazione, dal momento che non c’è un criterio normativo stabilito dal ministero. Nonostante si tratti di una casistica non troppo frequente, il vuoto normativo di questo ambito si presta a equivoci.
Il regolamento
Questi in ogni caso potrebbero essere i criteri da seguire nel caso si verifichi questa circostanza:
- graduatoria interna di istituto, ossia stabilire chi è il primo docente in graduatoria tra coloro che hanno dato la disponibilità
- rotazione, in modo da non assegnare le ore sempre allo stesso insegnante
- suddivisione, laddove possibile, tra più insegnanti (es. 4 + 2 oppure 3 + 3)
- precedenza ai docenti che insegnano nella scuola la disciplina in cui vi sono le ore in più
La retribuzione
In ogni caso gli spezzoni pari o inferiori alle 6 ore saranno retribuiti fino al 30 giugno, dal momento che si tratta di ore eccedenti disponibili in organico di fatto.
Fratelli d Italia aveva promesso un decreto salva diplomati magistrali con anno di prova superato … vi abbiamo creduto .. e le maestre non dimenticano . Ancora aspettiamo questo decreto …presto .