Scuola

Corso abilitazione insegnamento 60 cfu: si sblocca finalmente l’avvio delle procedure

Non è ancora una data ufficiale, ma arrivano diverse conferme, da Orizzonte Scuola e Italia Oggi ad esempio, che il DPCM relativo alla formazione iniziale dei docenti possa essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 25 settembre. Grazie a questo decreto, previsto dal PNRR, si potrà finalmente avviare la stagione dei percorsi universitari abilitanti mediante acquisizione dei Cfu necessari per partecipare ai concorsi.

Il numero chiuso

I crediti formativi universitari (CFU) diventano il nuovo strumento di abilitazione. Quelli standard saranno i 60 CFU per la nuova abilitazione, ma ci sono poi anche i 36 CFU per chi possiede già i 24 ottenuti nel corso della passata stagione delle abilitazioni.

Ora non resta che capire quanti docenti si potranno abilitare. I sindacati e diverse forze politiche spingono affinchè non ci sia il numero chiuso per l’accesso alla formazione universitaria finalizzata all’abilitazione. Il ministero invece, concorde sulla linea del suo predecessore Bianchi, sostiene che non si debbano abilitare più docenti di quanti si possano poi effettivamente stabilizzate.

I punti ancora da chiarire

Alla fine la soluzione più probabile è che il numero di studenti che potranno avere accesso ai corsi dipenderà dai prossimi tre anni scolastici e coinvolgerà tutte le tipologie di scuole, incluse quelle paritarie e italiane all’estero.

Invece il numero sostenibile di corsi di formazione iniziale dipenderà sia dal fabbisogno delle scuole che dalla richiesta dei docenti che dal potenziale formativo delle università. In questo senso Ministero dell’Istruzione e del Merito e Ministero dell’Università non sarebbero sulla stessa lunghezza d’onda, soprattutto per quel che concerne il numero di corsi attivabili. Da sancire un punto di incontro sulla distribuzione territoriale dei posti in modo che sia coerente con il fabbisogno.

I costi e le date

Nel decreto verranno poi definiti elementi importanti come contenuti formativi, struttura dell’offerta (60 CFU/CFA), presenza obbligatoria, modalità di svolgimento della prova finale, costi e altro. Ricordiamo che a livello nazionale i costi dei corsi verranno calmierati in modo da non gravare eccessivamente sulle tasche degli aspiranti docenti e in modo soprattutto da non creare diseguaglianze a livello geografico.

Per gli anni accademici 2023/2024 e 2024/2025, le attività, eccetto tirocini e laboratori, potranno essere svolte telematicamente fino al 50% del totale. Non ci sarà più il limite numerico sul numero di abilitati per specifiche classi di concorso. Questo di fatto liberalizza l’abilitazione. Per quel che riguarda le date, i corsi dovrebbero partire fra la fine del 2023 e i primi mesi del 2024. Dovranno concludersi per l’anno accademico 2023/24, con una prova finale composta da una prova scritta e una lezione simulata.

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