Graduatorie, Gps e supplenze

Assunzioni da Gps 2023 posto comune: inserimento nei corsi universitari da 30 e 60 CFU con abilitazione e assunzione dopo il percorso abilitante

L’entusiasmo del ministero per i dati che emergono dalla procedura di immissioni in ruolo appena conclusa non coincide con la visione globale dei sindacati, convinti si sia assistito, nonostante oggettivi miglioramenti, all’ennesima occasione persa in tema di riforma del reclutamento scolastico e lotta a precariato e supplentite. In prima linea nel manifestare il proprio dissenso al Ministero Anief, che sottolinea come quest’anno siano state autorizzate la metà delle immissioni in ruolo perché i posti erano stati promessi al concorso PNRR.

Il doppio canale sui posti di sostegno

Un plauso da parte del sindacato nei confronti del doppio canale sui posti di sostegno, che oggettivamente è stato un successo e una nota finalmente positiva. I sindacati però rilanciano, e spiegano che adesso serve implementare questo meccanismo anche per i posti curriculari. Per questo si continua a insistere sulla necessità di assumere da GPS di I e II fascia sia per sostegno che per i posti curriculari.

A chi sostiene che in questo modo potrebbe essere messo in secondo piano il merito, viene sottolineato come sarebbe sufficiente inserire i triennalisti su posti di sostegno senza specializzazione al Tfa, e sul curricolare ai corsi universitari da 30 e 60 CFU. In questo modo si potrebbe dare ai docenti l’abilitazione e perfezionando l’assunzione dopo aver superato il percorso abilitante.

I supplenti con più di tre anni di servizio

Una strategia finalizzata alla continuità didattica, grande assente nella scuola italiana. D’altra parte una inversione di tendenza è quantomai urgente, se si considera che ci sono più di 400mila supplenti con più di tre anni di servizio.

Altra nota dolente quella dei posti di sostegno: la priorità è trasformare quelli in deroga in organico di diritto. Si tratterebbe di una semplice osservanza delle indicazioni europee con l’abuso dei contratti a termine. Tema caldo quello dell’assunzione da GPS: il tentativo è sfruttare la legge di Bilancio per bypassare l’opposizione della Commissione europea e gli obiettivi del PNRR. Per limitare il precariato, si punta a riconoscere una specifica indennità per ogni anno di abuso di contratto a termine, senza dimenticare la recente delusione per la mancata assegnazione della carta del docente a tutti i precari e al personale ATA.

Il precariato

Infine capitolo precariato: ci sono oltre 20mila partecipanti all’ultimo concorso straordinario che aveva il requisito dei 36 mesi in attesa di integrazione nelle graduatorie di merito, che vanno ad aggiungersi alla schiera di delusi dopo l’ingiusto licenziamento dopo il superamento dell’anno di prova.

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