Scuola

Percorso abilitazione insegnamento: requisiti e competenze del docente con la riforma

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DPCM che sancisce le nuove regole per seguire il percorso di formazione iniziale in base alla riforma del reclutamento docenti e alle previsioni del PNRR, si apre di fatto il nuovo corso che consentirà ai candidati di accedere alla professione insegnante già nei prossimi mesi e nel corso dei prossimi anni.

La riforma del reclutamento

All’interno del dpcm c’è anche una sezione dedicata alla definizione del profilo del docente abilitato, comprensiva delle competenze professionali e gli standard professionali minimi.

Sappiamo dunque adesso quali saranno i contorni che caratterizzeranno la professione insegnante per chi sarà abilitato grazie ai nuovi percorsi. La riforma del reclutamento docenti ha l’obiettivo di immettere in ruolo professionisti con una preparazione alle spalle particolarmente solida. Imprescindibile la conoscenza dei contenuti e la padronanza della didattica disciplinare. La riforma del reclutamento punta a formare un docente in linea con i tempi che possa garantire un bagaglio di conoscenze specifiche, interconnesse e dinamiche.

Passione e risultati

Alla base di queste conoscenze e competenze, il ministero vuole che ci siano motivazione professionale, consapevolezza della necessità di un continuo aggiornamento e una vocazione inclusiva ed equitativa nell’educazione.
Vediamo nel dettaglio questi requisiti.

Per motivazione professionale, si intende la necessità che il docente abilitato sia animato da una vera passione nei confronti della missione insegnamento. Questo non può prescindere dal riuscire a instaurare un legame unico e sincero con ogni alunno, all’insegna della produttività e dell’efficacia.

Le materie di insegnamento

Quando si parla di riflessione e aggiornamento, invece, ci si riferisce all’importanza di progredire costantemente mediante una crescita professionale ottenuta mediante l’applicazione delle competenze in contesti reali e attraverso il confronto con colleghi più esperti.
Infine si da riferimento a inclusione e orientamento nel senso che missione dell’insegnante deve essere quella di portare ogni studente a sviluppare, comprendendoli meglio, i propri talenti e potenzialità.

Agli insegnanti dei prossimi anni saranno richieste competenze culturali e disciplinari, oltre a quelle metodologiche e relazionali. Indispensabili anche le competenze specifiche nel campo della didattica digitale. Ogni insegnante non può prescindere da padronanza delle materie di insegnamento, competenze interdisciplinari e capacità di promuovere le otto competenze chiave europee per l’apprendimento permanente.

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