Scuola

Classe di concorso percorsi abilitanti docenti di ruolo: tutte attivate ma non in ogni singolo Ateneo

Dal momento della pubblicazione ufficiale in Gazzetta del Dpcm che regolamenta e sancisce l’avvio dei percorsi di abilitazione, si stanno succedendo una serie di interrogativi da parte di chi è interessato a prendere parte a questa possibilità di abilitarsi per poi partecipare ai concorsi che verranno banditi nei prossimi mesi e nei prossimi anni.

Le classi di concorso

Uno degli interrogativi riguarda le classi di concorso che verranno eventualmente coinvolte dai percorsi abilitanti. In attesa di certezze da parte del ministero, si può ipotizzare che verranno banditi i posti in ogni ateneo sulla base del fabbisogno territoriale con il criterio dell’abbondanza. Questo perchè si terrà conto delle scuole paritarie, dell’istruzione e formazione professionale, delle scuole all’estero. L’obiettivo del ministero dovrebbe quindi essere quello di predisporre più posti rispetto a quelli che effettivamente serviranno.

Questo lascia pensare che nei prossimi anni saranno coinvolte tutte le classi di concorso. Questo non vuol dire però che necessariamente tutte le classi di concorso saranno bandite da tutti gli atenei, ma più probabilmente solo da alcuni.

Il fabbisogno di docenti

Altro quesito di queste ore riguarda la modalità con la quale il ministero procederà alla scelta del numero dei posti per classe di concorso. Su questo punto il ministero ha già chiarito che provvederà a individuare il fabbisogno di docenti, per i tre anni scolastici successivi, per il sistema nazionale di istruzione, comprese le scuole paritarie, i percorsi di istruzione e formazione professionale delle regioni, nonché le scuole italiane all’estero.

Ma quali sono i criteri che serviranno da presupposto al computo del fabbisogno da stimare? Il ministero procederà tenendo in considerazione:

a) i posti vacanti della programmazione regionale degli organici, al netto dei docenti abilitati nominati a tempo determinato;

b) il contingente di personale docente privo di abilitazione assunto con contratto a tempo determinato su posti disponibili, ma non vacanti, nel triennio precedente;

c) i posti vacanti e disponibili del contingente del personale docente di scuola secondaria di primo e secondo grado per le scuole italiane all’estero;

d) le esigenze di personale abilitato delle scuole paritarie e dei percorsi di istruzione e formazione professionale delle regioni, quantificate, in caso di impossibilità di determinazione entro il termine previsto dal comma 3, in una maggiorazione fino al 30 per cento del fabbisogno stimato sulla base delle lettere a) e b) .

La comunicazione tra ministeri

Il computo del fabbisogno verrò reso noto dal Ministero dell’istruzione e del merito al Ministero dell’università e della ricerca, entro il mese di febbraio di ogni anno.

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