60 cfu insegnamento numero chiuso: chi possiede già crediti può farli riconoscere, ma non tutti
Molti i dubbi che riguardano i percorsi abilitanti per i docenti, e non potrebbe essere altrimenti considerato che ci troviamo al cospetto di una realtà completamente nuova e che sta per segnare in maniera rivoluzionaria il meccanismo di reclutamento insegnanti nel mondo della scuola.
I chiarimenti del ministero
Il dpcm ha sancito molti paletti e certezze, ma inevitabilmente ci sono ancora dubbi e casistiche che continuano a saltare fuori e che continueranno a caratterizzare i prossimi mesi, e spesso solo note chiarificatrici del ministero potranno dissipare i dubbi di chi ambisce a partecipare a questi corsi abilitanti che consentono poi di prendere parte ai prossimi concorsi scuola in programma nei prossimi mesi.
Uno dei dubbi riguarda coloro i quali sono già in possesso di tutti i CFU necessari di questi concorsi abilitanti. Questi candidati si chiedono se sarà sufficiente farli riconoscere per non dover ripetere tutte la trafile e magari doverli acquisire nuovamente, raddoppiando la perdita di tempo ed economica.
Il riconoscimento dei crediti
Al momento le indicazioni sembrano propendere per il no, nel senso che non sarà sufficiente farseli riconoscere per vederli integralmente validato. O meglio: è possibile farsi riconoscere una parte dei CFU già conseguiti ma il DPCM prevede un massimo di 12 CFU per le attività formative e un massimo di 5 CFU per tirocinio.
Questo significa che in ogni caso si dovrà prendere parte ai corsi. Discorso ancora più limitante per chi deve conseguire i 30 CFU: in questo caso si potrà farsi riconoscere massimo 6 CFU per le attività formative. Decisamente una brutta notizia per quanti ritenevano di essere già a posto con il computo totale dei cfu da acquisire, e che invece scoprono che la gran parte di essi non saranno validi.
Non tutto è perduto
Il bicchiere mezzo pieno si può guardare nel senso che almeno questi crediti non andranno interamente perduti, ma almeno una parte di essi sarà riconosciuta dal ministero.
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