La pubblicazione del DPCM (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) relativo alla formazione iniziale dei docenti ha sollevato interrogativi tra coloro che aspirano all’abilitazione all’insegnamento, in particolare riguardo alla disponibilità di percorsi abilitanti per tutte le classi di concorso.

Le classi di concorso

Il DPCM non stabilisce alcuna limitazione specifica sulle classi di concorso per le quali saranno attivati i percorsi abilitanti. In altre parole, non esiste un elenco predeterminato di classi di concorso che saranno incluse o escluse dai percorsi. Questa flessibilità è stata progettata per garantire che tutti coloro che desiderano conseguire l’abilitazione per l’insegnamento abbiano l’opportunità di farlo, indipendentemente dalla classe di concorso di loro interesse.

Inoltre, il DPCM prevede la possibilità che l’organizzazione dei corsi abilitanti possa essere erogata in aggregazione con le università. Questo è stato pensato per affrontare la situazione in cui alcune classi di concorso potrebbero avere un numero limitato di posti disponibili e quindi un numero inferiore di candidati interessati. Le classi di concorso più popolari, come lettere e matematica, spesso attirano un numero maggiore di aspiranti insegnanti, ma questo non dovrebbe limitare l’accesso ai percorsi abilitanti per coloro che vogliono insegnare in altre discipline.

La formazione interateneo

La formazione interateneo è stata introdotta per garantire che i percorsi abilitanti possano essere progettati in modo flessibile per soddisfare le esigenze di tutti i candidati, indipendentemente dalla classe di concorso. Quindi, anche per coloro che appartengono a classi di concorso meno numerose, sarà possibile accedere a una formazione adeguata.

Il DPCM relativo alla formazione iniziale dei docenti non pone restrizioni specifiche sulle classi di concorso per le quali saranno attivati i percorsi abilitanti. Questo assicura che tutti coloro che desiderano intraprendere una carriera nell’insegnamento abbiano l’opportunità di farlo e che la formazione possa essere adattata alle diverse esigenze dei candidati, garantendo un accesso equo a questa importante fase di preparazione professionale.

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