Scuola

Bando concorso straordinario ter 2023 Gazzetta Ufficiale: ecco perchè non è ancora arrivata la pubblicazione

Come mai il ministero dell’istruzione non ha ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale il bando per il prossimo concorso straordinario ter, nonostante il decreto autorizzativo del presidente del consiglio di qualche settimana fa che consente al ministero stesso di bandire l’attesa procedura riservata ai precari?

Il bando di concorso

Il motivo è di ordine burocratico, e si lega a doppio filo all’attesa necessaria, prima di bandire il concorso straordinario ter, del via libera da parte di Bruxelles su procedure di questo tipo. Infatti il ministero è ancora in attesa, ma non dovrebbe mancare ormai molto, del semaforo verde da parte della Commissione europea in merito alla possibilità di bandire ufficialmente il concorso riservato ai precari che consentirà di avvicinare l’Italia alla quota di stabilizzazioni promesse nell’ambito del Pnrr. Il concorso straordinario ter dovrebbe consentire di stabilizzare circa 40 mila docenti che verranno in questo modo assunti attraverso il nuovo percorso del Pnrr.

Il concorso sarà riservati ai candidati in possesso dei 24 crediti formativi universitari ottenuti entro il 31 ottobre 2022. In alternativa, via libera alla partecipazione di coloro i quali possono vantare almeno tre anni di servizio.

I posti disponibili

I partecipanti, secondo le previsioni, saranno più del doppio rispetto ai posti disponibili, il che vuol dire che mediamente più di un candidato su due non riuscirà a superare il concorso.

Nonostante l’alto numero di partecipanti, questo concorso non prevede una prova preselettiva. La selezione sarà costituita unicamente da una prova scritta seguita da una orale, dopo un anno di tirocinio.

La prova scritta sarà caratterizzata da un quiz con il quale la commissione si propone di verificare conoscenze e competenze in ambito pedagogico, psicopedagogico e didattico-metodologico dei candidati. Ci sarà una parte riservata anche a informatica e lingua inglese. La prova orale sarà utile a comprendere le competenze del candidato nella disciplina della classe di concorso e l’abilità nell’insegnamento attraverso una lezione simulata.

La ripartizione delle cattedre

Come saranno ripartiti i 40 mila posti messi in palio? Del totale, 30.216 posti andranno al personale docente, di cui 21.101 su posto comune e 9.115 su posto di sostegno. Ci sono poi circa 10 mila cattedre non coperte dalle immissioni in ruolo di quest’anno, ma potrebbero essere un po’ meno. Proprio per questo, e per altri elementi utili come le date di esame, si attende con ansia il bando.

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