Proroga organico Covid 2023: via alle assunzioni da novembre, collaboratori scolastici i più richiesti dalle scuole
In attesa dell’entrata in servizio dell’organico aggiuntivo ata a novembre, quello che di fatto è l’ex organico covid i cui contratti non sono stati più rinnovati dopo la fine dello stato di emergenza, i sindacati lavorano già alla possibile proroga degli accordi che al momento avrebbero durata di soli 60 giorni.
A novembre si entra in servizio
I fondi messi a disposizione infatti consentono di mettere sotto contratto i circa 8mila ata che verranno richiamati in servizio fino alla fine dell’anno solare. Considerato che non entreranno in servizio prima della fine di ottobre, ci sono solo due mesi di lavoro disponibili, troppo poco anche per le esigenze delle scuole considerato che si tratta di assunzioni finalizzate a realizzare i progetti pnrr.
Per questo i sindacati chiederanno non solo la proroga dei contratti fino alla fine dell’anno scolastico, quindi a giugno 2024, ma anche e soprattutto fino alla fine dell”attuazione dei progetti pnrr, ovvero fino al 2026. Tutto dipenderà dalla disponibilità dei fondi, che al momento non sarà difficile trovare.
I fondi disponibili
Al momento per le supplenze da organico aggiuntivo ATA ci sono in totale 62 milioni di euro, di cui 50 previsti dal decreto PA bis e 12 dal Piano Agenda Sud.
Conclusi i monitoraggi nei confronti delle scuole per capire il fabbisogno di ogni singolo istituto (si può anche rifiutare l’integrazione di personale nel caso non ce ne sia bisogno) ora si potrà procedere con le convocazioni del personale da assumere, che entrerà in servizio a novembre.
Le figure ricercate
I fondi aggiuntivi di Agenda Sud sono a beneficio di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Le figure più ricercate sono quelle di collaboratore scolastico.
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