Scuola

Docenti non abilitati con 3 anni di servizio: davanti a un bivio, le possibilità sono due

All’abilitazione dei docenti con 3 anni di servizio il ministero ha dedicato e sta dedicando un’attenzione particolare, per lanciare un segnale forte alla scuola del futuro. L’esperienza non va dispersa e la continuità didattica va salvaguardata in tutti i modi possibili. Un segnale importante anche per tutti coloro i quali hanno trascorso anni in cattedra senza beneficiare di un contratto a tempo indeterminato e che adesso intravedono la possibilità di avere un ruolo finalmente stabile all’interno del mondo della scuola.

La scelta per i docenti con 36 mesi di servizio

Per i docenti precari che vantano almeno tre annualità di servizio si pone però adesso un bivio davanti al quale prendere una decisione importante. Per loro infatti è possibile sia prendere parte al primo concorso legato al PNRR (il concorso straordinario ter che sarà bandito a breve con prove entro la fine dell’anno) oppure se prendere parte al percorso previsto per conseguire l’abilitazione.

Infatti la nuova riforma del reclutamento docenti consente ai docenti precari con tre annualità di servizio di scegliere se partecipare al concorso straordinario o al percorso abilitante. A livello temporale, la partecipazione al concorso straordinario si pone sicuramente prima, e dunque si tratta di una possibilità che andrebbe colta e non vanificata. In caso si riuscisse a vincere questo concorso, infatti, si potrebbe poi procedere unicamente con l’acquisizione dei 30 crediti formativi universitari che consentirebbero di diventare di ruolo come docente abilitato.

La quota di riserva

La nuova riforma del reclutamento scolastico ha infatti predisposto per i docenti precari con 36 mesi di servizio, di cui fanno parte anche coloro i quali hanno insegnato nelle paritarie e negli IEFP la possibilità di partecipare a dei percorsi esclusivamente abilitanti grazie ai quali potranno ottenere l’abilitazione per potersi inserire in prima fascia GPS. A questi docenti è stata riservata una quota di riserva di 45% per il primo ciclo, 35% per il secondo e terzo ciclo. Il 5% è riservato a chi ha un percorso di istruzione professionale.

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