Tra due settimane inizierà il rapporto di collaborazione tra il personale selezionato dalle graduatorie per comporre l’organico aggiuntivo ata come collaboratore scolastico e non solo e le scuole che hanno fatto richiesta al ministero. I contratti dunque inizieranno da novembre e, per il momento, avranno validità di soli due mesi.

Contratti di due mesi

I fondi disponibili infatti consentono di far firmare contratti della durata di 60 giorni, con scadenza alla fine dell’anno in corso. Ma il ministro Valditara ha già anticipato che si tratta di una scadenza formale legata a questioni burocratiche inerenti i fondi disponibili, e che quindi i contratti proseguiranno anche dopo quella data, una volta formalizzata l’estensione degli stessi. Non ha però specificato se la proroga sarà fino alla fine dell’anno scolastico, o se fino alla fine dei progetti Pnrr cui è legato il senso dell’organico aggiuntivo. In questo caso le proroghe saranno formalizzate fino al 2026.

Sarebbe questa una buona notizia per le scuole a corto di personale e per il personale stesso che potrebbe beneficiare di una certa continuità lavorativa.

I fondi disponibili

I fondi disponibili al momento per coprire le supplenze da organico aggiuntivo ATA sono in totale 62 milioni di euro, di cui 50 previsti dal decreto PA bis e 12 dal Piano Agenda Sud.

Il monitoraggio ha consentito al ministero di comprendere il fabbisogno di personale delle scuole (i dirigenti scolastici hanno avuto anche la possibilità di comunicare di non aver bisogno di alcuna aggiunta di personale). Il senso dell’organico aggiuntivo è quello di incrementare la forza lavoro per consentire alle scuole di portare a termine i progetti legati al PNRR e le attività connesse al Piano Agenda Sud.

Ora si aspetta il decreto ministeriale di riparto e la nota con le indicazioni per attivare i contratti che partiranno a novembre e termineranno, per il momento, a dicembre.

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