Manca ormai poco all’attuazione del prossimo concorso per diventare dirigente scolastico. Mancano infatti solo i dettagli considerato che il Ministero ha già provveduto a divulgare la bozza di bando per l’avvio delle operazioni utili all’espletamento del concorso. Ora sono i giorni caldi in cui i sindacati hanno la possibilità di presentare delle proposte di modifica. Dopodichè non ci sarà più alcun elemento che possa impedire la pubblicazione, questo punto attesa da un giorno all’altro.

La novità di genere

Sta facendo però discutere il fatto che la bozza del bando conterrebbe anche una novità legata alle norme sulla parità di genere. Lo scrive Orizzonte Scuola.

In base alla situazione attuale dei dirigenti scolastici in Italia, infatti, si prevede che la graduatoria finale del concorso sarà soggetta, in caso di parità di punteggio complessivo, a scelte relative alla parità di genere. Che al contrario di quel che si potrebbe pensare, in questo caso premieranno gli uomini rispetto alle candidate donne. Questo per riequilibrare una situazione attualmente squilibrata sul territorio nazionale.

Priorità agli uomini

Infatti in base alle percentuali di rappresentatività dei generi nei ruoli dei dirigenti allo stato attuale, le percentuali maggiori dicono che ci sono più donne in Italia con questo genere di incarico. In questo modo, dando priorità agli uomini in caso di parità in graduatoria, si punta a ristabilire un equilibrio di genere nella maggior parte delle regioni in cui il differenziale tra i generi è superiore al 30 per cento.

Per fare questo, inevitabilmente si dovrà dare priorità al genere maschile, al momento meno rappresentato.

Esclusa la Sardegna

Al momento infatti la situazione, soprattutto in alcune regione, è fortemente squilibrata. In alcuni territori, la percentuale femminile di dirigenti scolastici supera l’82% a favore del genere femminile. Niente riequilibrio della parità di genere in Sardegna (tra le regioni in cui sarà bandito il concorso), che conta il 38,25% di dirigenti uomo.