Scuola

Concorso straordinario ter quando esce il bando: cresce il pessimismo, 2023 a rischio

Quando uscirà il bando per il nuovo concorso straordinario ter, e soprattutto come mai no ci sono ancora novità nonostante il decreto autorizzativo del presidente del consiglio nei confronti del ministero sia già stato rilasciato, sbloccando così, almeno si credeva, il via alla procedura?

Il via libera dell’Europa

I problemi che stanno bloccando l’avvio del primo concorso scuola appartenente alla nuova fase di reclutamento docenti legata al pnrr sono soprattutto di natura burocratica, e sono strettamente correlati ai vincoli che il ministero ha con l’Europa anche e soprattutto in materia scolastica.

Il fatto che il bando di concorso dello straordinario ter sia particolarmente atteso si spiega con l’alto numero di partecipanti previsti, quasi centomila, e con il numero di posti messi in palio che supererebbero quota 45mila. Una buona quota rispetto al totale di 70 mila precari da stabilizzare come da impegno preso dall’Italia entro il 31 dicembre 2024, come previsto dal PNRR e assicurato a Bruxelles.

I percorsi abilitanti per il secondo concorso

Manca però proprio il via libera da Bruxelles per avviare la procedura. Questo nonostante la normativa in questione sia un’applicazione di una regola già approvata dalla Commissione Europea. E così si comincia a dubitare che si riesca a mantenere l’impegno preso con i candidati di attuare il concorso entro il 2023.

I due prossimi concorsi scuola previsti sono appunto lo straordinario ter che stabilizzerà circa 45mila precari e il concorso ordinario da 30 mila posti nella prossima primavera legato però ai percorsi abilitanti universitari.

Per tutti i concorsi rivolti alla scuola secondaria, durante e oltre la fase transitoria, potranno partecipare i candidati che avranno accumulato almeno tre anni di servizio negli ultimi cinque, di cui uno nella specifica classe di concorso.

I criteri di partecipazione: come cambieranno

Poi via libera nel corso della fase transitoria anche a chi ha ottenuto 24 crediti formativi universitari entro ottobre 2022 o i primi 30 cfu dei 60 previsti dalle nuove regole. Al termine del primo concorso, nessun candidato avrà ancora acquisito i 30 cfu del percorso di abilitazione, la cui scadenza è fissata dal DPCM al 28 febbraio 2024.

Il concorso previsto per il 2023 consentirà la partecipazione ai precari con tre anni di servizio e quelli con 24 cfu. Il concorso previsto nel 2024 darà libero accesso anche agli aspiranti docenti con 30 cfu; dal 2025, saranno validi solo i 24 e i 30 cfu, ma si potrà partecipare solo con tre anni di anzianità di servizio o con l’abilitazione conseguita a seguito dell’acquisizione di 60 cfu.