Bando concorso scuola 2023 ter: arriva il via libera dell’Europa, si sblocca la procedura
Probabilmente non ci saranno novità nel corso di questa settimana, ma la prossima potrebbe essere quella giusta per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del bando di concorso per la procedura straordinaria ter, utile ad avviare il progetto che consentirà di stabilizzare 70.000 docenti di scuola secondaria, in modo da rispettare da parte dell’Italia gli impegni presi con Bruxelles nell’ambito del piano PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).
Il via libera di Bruxelles
La pubblicazione del primo dei concorsi in programma, lo straordinario ter, consentirà di mettere in archivio la stabilizzazione di 45mila precari, più del doppio del contingente complessivo per il quale l’Italia si è impegnata con l’Europa. Un concorso molto atteso che vedrà la partecipazione, secondo le stime che potrebbero addirittura essere al ribasso, di oltre 100mila candidati, un esercito di precari in cerca di stabilizzazione che rende l’idea della situazione della scuola italiana, qualora ce ne fosse ancora bisogno.
Nelle prossime ora il ministero avrà un importante incontro con la Commissione Europea, utile a discutere i dettagli relativi al concorso e altri temi correlati.
Scadenza fine 2024
Non si discuterà soltanto del primo concorso in programma, quello imminente che stabilizzerà 45.000 precari, ma anche del successivo che metterà in palio almeno 30.000 posti nella prossima primavera, questa volta strettamente connesso ai percorsi abilitanti universitari non ancora avviati.
Il progetto del ministero è quello di concludere entrambe le procedure entro la fine del 2024, e vedranno la partecipazione di coloro che hanno accumulato almeno tre anni di servizio negli ultimi cinque, con almeno un anno nella specifica classe di concorso.
L’avvio dei percorsi abilitanti
Durante la fase transitoria, spazio anche ai candidati con 24 crediti formativi universitari acquisiti entro ottobre 2022 o i primi 30 cfu dei 60 previsti dalle nuove regole. Nel frattempo si aspetta proprio l’ufficialità dell’avvio di questi percorsi, che sappiamo quando dovranno terminare ma che on beneficiano ancora di una data di avvio sicura e univoca.