I ritardi che il ministero sta accumulando nella pubblicazione del primo bando di concorso scuola previsto dalla nuova riforma del reclutamento docenti inizia a gettare ombre e a suscitare preoccupazioni circa la reale possibilità che si possa riuscire a rispettare le tempistiche inizialmente indicate e che fanno riferimento agli impegni presi dall’Italia con Bruxelles.

Partecipazione in massa dalle Gps

L’ansia è direttamente proporzionale all’altissimo numero di candidati che parteciperà alle prossime procedure: le stime raccontano di un esercito di circa 500-600 mila candidati partecipanti al prossimo concorso docenti di scuola secondaria. Nel frattempo però non arrivano sostanziali novità circa la pubblicazione del bando del concorso straordinario ter, nonostante ci si stia avviando anche alla conclusione del mese di ottobre, dopodichè resteranno solo due mesi prima della fine dell’anno.

Se consideriamo che il ministero ha sempre assicurato che la pubblicazione del bando sarebbe avvenuta in autunno, ecco che le tempistiche cominciano a diventare sempre più stringenti.

A rischio le tempistiche previste

L’unica certezza è che al momento circa le tempistiche del bando non c’è alcuna certezza. E senza il bando, non si potrà sapere con precisione come e quando presentare domanda, quando si svolgeranno le prove e soprattutto il numero esatto dei posti messi a bando, con informazioni annesse e connesse come le classi di concorso per le quali verrà bandito.

Il concorso con ogni probabilità vedrà la partecipazione della quasi totalità di coloro i quali sono iscritti in GPS. L’auspicio è che si riesca almeno a mantenere l’impegno di avviare le prove prima di Natale. L’obiettivo dichiarato del ministero è far sì che i concorsi consentano l’assunzione di 70 mila docenti entro il 2024. Perchè ciò sia possibile, devono essere completati entro luglio. Ogni giorno che passa mette sempre più a rischio la realizzazione del progetto.