Sentenza dal forte impatto quella che sancisce come la carta del docente spetti anche ai precari con contratto al 30 giugno. Una decisione i cui benefici ricadono su qualcosa come 150 mila insegnanti in tutta Italia, a conferma di come la discriminazione fino ad oggi perpetrata dal ministero avesse una platea di destinatari notevole.

Discriminazione interna alla categoria dei precari

Da questo momento potranno beneficiare della carta del docente tantissimi docenti che insegnano dalla scuola dell’infanzia alle superiori, in virtù della decisione di estendere la Carta del docente anche ai supplenti con contratti in scadenza il 30 giugno. A rendere ancora più interessante la sentenza il fatto che riguardi anche il pagamento degli arretrati, dal momento che il saldo interessa non solo il 2023 ma anche tutti gli arretrati per i contratti stipulati negli ultimi 5 anni.

Un ulteriore passo in avanti verso l’abolizione delle discriminazioni ancora in piedi tra docenti di ruolo e docenti assunti a tempo determinato.

Non solo bonus 500 euro, anche arretrati

A sbloccare la situazione il parere rilevante della Cassazione che fa seguito a un recente intervento del legislatore che dal 1° settembre scorso, con la Legge 103 del 10 agosto 2023, ha esteso il bonus di 500 euro per la formazione ai soli supplenti annuali con scadenza di contratto 31 agosto 2024. Un’apertura che però lasciava in sospeso i supplenti al 30 giugno. Discriminazione ora superata.

Grazie a questa decisione almeno 150 mila supplenti fino al termine delle attività didattiche potranno chiedere il bonus attraverso i ricorsi gratuiti promossi dal Anief. L’obiettivo rimane quello di recuperare 500 euro per ogni supplenza, anche per i contratti fino al 30 giugno, al termine delle lezioni o di durante ancora inferiore. Una buona notizia per i precari che attendevano questa decisione da diversi anni.

Iscriviti al nostro canale Telegram per ricevere tutti gli aggiornamenti su scuola, concorsi e offerte di lavoro in tempo reale. Per restare aggiornato seguici su Google News cliccando su “segui”.