Scuola

Graduatorie assunzioni docenti 2023: cosa cambia in base al concorso straordinario ter

L’avvio da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito delle procedure utili alle attività di censimento e di collaudo delle aule informatiche che verranno utilizzate per il prossimo concorso scuola straordinario ter è sicuramente una buona notizia e un segnale che qualcosa si muove dietro le quinte. Ma fa da contraltare, senza dubbio, al fatto che alle porte di novembre ancora nulla è stato ufficializzato per quel che riguarda l’avvio di una procedura che potrebbe coinvolgere fino a 100mila candidati in tutta Italia, e che per questo è molto attesa.

Stabilizzazione di 70mila precari

E che costituisce per il ministero uno spartiacque fondamentale per iniziare a stabilizzare parte di quei 70mila precari per i quali l’Italia si è impegnata con Bruxelles. Ora si aspetta quello che dovrebbe essere l’ultimo passaggio burocratico, vale a dire il via libera da parte della Commissione europea. Dopodichè null’altro dovrebbe impedire di avviare la procedura concorsuale mediante pubblicazione del bando.

Bando che in realtà è doppio, perchè si attende uno per la scuola dell’infanzia-primaria e uno per la scuola secondaria. Dopodichè si potrà iniziare a ragionare sulle graduatorie che saranno utilizzate per le assunzioni docenti 2024/25.

In base alla normativa attuale che regolamenta lo scorrimento delle graduatorie di merito per le prossime assunzioni 2024/25, le assunzioni dalle graduatorie di merito del concorso ordinario 2020 andranno in coda rispetto alle graduatorie del concorso PNRR. Il problema è che è tutto legato alla speranza che le graduatorie del concorso PNRR siano pronte per luglio 2024.

Gli impegni del Pnrr

Una circostanza che il ministero non può disattendere, considerato che gli accordi interni al Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza prevedono l’assunzione di 70mila nuovi docenti entro il 2024. Senza questo primo concorso PNRR che dovrebbe bandire oltre la metà di queste cattedre, difficilmente si potrebbe giungere a ottenere un risultato simile.

Questo spingerò il ministero a fare in modo che venga rispettata la scadenza per la pubblicazione delle graduatorie. Confermando la normativa in base alla quale le graduatorie di merito del concorso ordinario 2020 dovrebbero andare in coda nell’ambito della procedura di immissioni in ruolo per il prossimo anno scolastico 2024/25.

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