Scuola

Ripristino del doppio canale di reclutamento scuola: la ricetta per superare il precariato cronico degli insegnanti e agevolare le assunzioni

Non è stata ancora abbandonata da parte della politica la speranza di riuscire a introdurre nella scuola il doppio canale di reclutamento. La mancanza cronica di insegnanti nella scuola italiana non è stata superata nemmeno con i miglioramenti innegabili che la procedura di immissioni in ruolo del ministero dell’istruzione ha prodotto nelle scorse settimane.

Il precariato cronico

Ma la supplentite cronica che caratterizza la scuola italiana è un male che difficilmente potrà essere superato nel breve periodo, e per questo servono provvedimenti ulteriori. Uno di questi, sindacati e una parte di politica sono d’accordo, è il ripristino del doppio canale di reclutamento. Una soluzione che viene ritenuta idonea per superare il precariato cronico degli insegnanti e agevolare le assunzioni limitando la deriva delle supplenze.

Principale sponsor è il responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega Mario Pittoni, già presidente della commissione Cultura del Senato: “Per superare il precariato cronico degli insegnanti e agevolare le assunzioni invertendo la deriva delle supplenze – ha spiegato Pittoni – si sta lavorando a un progetto ispirato al mio ddl S. 1920/20 che rilancia il cosiddetto “doppio canale” di reclutamento”.

Mancano gli insegnanti

“Nella scuola in anni recenti, invece di agevolare le assunzioni a tempo indeterminato, si sono disperse notevoli energie per trovare centinaia di migliaia di supplenti. È vero che con la crisi demografica tra un decennio potremmo avere un milione di studenti in meno. Ma oggi la situazione è opposta: a mancare sono gli insegnanti. E comunque agendo sul turnover pure un eventuale surplus di docenti è assorbibile al ritmo di 25/30mila unità l’anno. Non sarebbe cioè un problema”.

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