Doppio canale di reclutamento, per reclutare docenti anche dalle Gps nelle zone in cui le Gae sono esaurite. Non sono sufficienti i nuovi percorsi abilitanti docenti e i due nuovi concorsi scuola in programma, di cui uno a breve, per convincere i sindacati della bontà della riforma del reclutamento docenti in atto.

Stabilizzazioni insufficienti

Un po’ perchè si tratta di una riforma formale ma di fatto non ancora partita, un po’ perchè i risultati che nelle migliori delle ipotesi questa riforma porterà saranno comunque insufficienti, in termini numerici, a ridurre drasticamente la supplentite e il precariato che da anni affligge la scuola italiana.

E allora serve una misura d’urto per consentire di invertire una rotta presa da ormai troppo tempo: serve un doppio canale di reclutamento, per reclutare docenti anche dalle Gps laddove le Gae sono esaurite. Il cavallo di battaglia di Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, torna di moda alla vigilia del nuovo bando di concorso, lo straordinario ter, che dovrebbe consentire nelle intenzioni del ministero la stabilizzazione di 45mila precari. Una iniezione di nuovi docenti nella scuola italiana che consentirebbe parzialmente di mantenere gli impegni presi con l’Europa in ottica 70mila assunzioni entro il 2026.

Il concorso ordinario 2024

Per completare il progetto, servirà poi il concorso ordinario previsto per il 2024. Questo però è strettamente collegato alla conclusione dei percorsi abilitanti docenti, dei quali non si conosce ancora la data di avvio.

Pacifico spiega che “saranno tanti i posti a disposizione per abilitarsi e ci saranno anche due nuovi concorsi, uno a novembre e uno a febbraio, per reclutare più di 54mila docenti. Anief è d’accordo con tutte queste soluzioni, ma continua a ribadire che per risolvere il problema del precariato bisogna andare verso un doppio canale di reclutamento, per reclutare docenti anche dalle Gps laddove le Gae sono esaurite”.

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