La riforma del reclutamento scolastico promette scossoni importanti nel mondo dei docenti, soprattutto alla luce della nuova stagione di concorsi che sta per essere avviata e del contestuale inizio dei percorsi abilitanti docenti utili a partecipare agli stessi concorsi. In particolare, c’è preoccupazione e fermento da parte dei docenti attualmente collocati in seconda fascia delle graduatorie. Per loro in particolare potrebbe esserci un impatto in virtù del prossimo avvio dei percorsi abilitanti.

I docenti presenti in Gae

Secondo i sindacati, come sostiene, Roberta Vannini, sindacalista della Uil Scuola Rua a Orizzonte Scuola “tutti questi percorsi abilitanti, sposteremo il precariato dalla seconda fascia alla prima. Tuttavia, i docenti in seconda fascia rimarranno e continueranno a esserci”.

Ma come è articolato il meccanismo di convocazione dei docenti per conferire gli incarichi a tempo determinato? La priorità spetta ai docenti presenti in GAE e quindi in prima fascia di istituto. In un secondo momento, tocca ai docenti in prima fascia GPS. Si tratta di docenti abilitati che si trovano in seconda fascia di istituto. Ultima soluzione, quella di ricorrere ai docenti in seconda fascia che non sono abilitati.

Chi possiede l’abilitazione

Il ruolo delle Graduatorie provinciali di supplenza è quello di coprire le supplenze lunghe, sia annuali che fino al termine delle attività didattiche. Si tratta delle supplenze che hanno scadenza al 30 giugno o al 31 agosto. La prima fascia è riservata ai candidati in possesso di abilitazione per le graduatorie dell’Infanzia, Primaria, I grado e II grado e personale educativo o specializzazione per le graduatorie di sostegno. Nella seconda fascia invece sono collocati gli insegnanti privi di un titolo di specializzazione, che però hanno maturato 3 annualità di insegnamento su sostegno nel relativo grado, e che sono in possesso dell’abilitazione o di un titolo valido per l’accesso alle graduatorie.

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