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Certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale Ata 2024: come mettersi in regola per l’aggiornamento delle graduatorie terza fascia

Dal prossimo anno, quindi dal prossimo aggiornamento delle Graduatorie ATA terza fascia previsto per il 2024, al contrario di quanto accaduto finora non sarà più sufficiente essere in possesso del diploma. Il nuovo regolamento ha infatti introdotto come requisito il possesso dei candidati della certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale.

Come cambia il ruolo degli ata

Una novità che sta provocando molte polemiche da parte di chi ritiene che l’accesso alla professione Ata, già difficile di per se, diventi in questo modo ancora più selettiva e complicata. Si tratta soltanto dell’ultima di una serie di modifiche che nel corso degli ultimi anni ha profondamente modificato le mansioni e il ruolo degli Ata all’interno delle scuole.

Esigenze strettamente connesse alla digitalizzazione di vari ambiti della società e del mondo del lavoro, cui non fa eccezione quello della scuola. Dunque chi vorrà partecipare al prossimo aggiornamento delle graduatorie ata previsto a partire dal prossimo 2024 dovrà adeguarsi, per essere in regola con le nuove disposizioni del nuovo CCNL. Che non è ancora ufficiale, ma che lo sarà presto non appena verranno apposte le firme decisive.

C’è ancora tempo per mettersi in regola

Il nuovo requisito riguarderà tutti gli ambiti del mondo Ata, esclusa la figura del collaboratore scolastico. La certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale diventerà un requisito fondamentale. Finora ha costituito soltanto un titolo culturale aggiuntivo e facoltativo da presentare per ottenere dei punti in più in graduatoria. Dal prossimo anno, diventerà invece titolo richiesto per l’accesso in graduatoria insieme al diploma.

Per essere valide, le certificazioni dovrebbero essere di primo livello, cioè ICDL ed Eipass. Questo pone ancora alcuni dubbi circa il riconoscimento degli enti autorizzati, questioni che il ministero dovrà risolvere nelle prossime settimane in modo da dare il tempo a chi è interessato di mettersi in regola. Discorso che interessa anche chi il titolo lo possiede già, ma deve verificare che sia riconosciuto come valido dalla nuova normativa, onde evitare di avere brutte sorprese all’ultimo momento.

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