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Proroga contratti organico aggiuntivo Ata: minimo fino al 15 aprile 2024, ma si punta al 2026

Sono attualmente in servizio tutti gli appartenenti all’organico aggiuntivo Ata e al Piano Agenda Sud messi sotto contratto tra metà ottobre e l’inizio di novembre nell’ambito delle assunzioni finalizzate ad agevolare il completamento nelle scuole dei progetti legati al Pnrr. Archiviate le contrattualizzazioni del personale richiesto dalle scuole durante il periodo di monitoraggio con il ministero (ricordiamo che non era obbligatorio per le scuole ricevere personale, ma si poteva anche rinunciare) adesso è il momento per i diretti interessati e per le stesse scuole di capire quali saranno le durate dei contrati stessi.

La proroga al 15 aprile

Ricordiamo che al momento sia per l’organico aggiuntivo ata che per il piano Agenda Sud, hanno firmato contratti temporanei che scadranno alla fine del 2023. La proroga però è scontata in entrambi i casi, e a breve il ministero darà indicazioni alle scuole sulle modalità e le tempistiche delle proroghe.

Il primo rinnovo dovrebbe essere fissato al 15 aprile 2024. Ma anche in questo caso si tratta di una proroga temporanea, perchè il vero obiettivo, soprattutto per l’organico aggiuntivo ata, è quello di arrivare fino alla scadenza dei progetti legati al pnrr, quindi fino al 2026.

Le unità di personale richieste dalle scuole sono state poco più di 7000, principalmente collaboratori scolastici (4.235) e 2.948 assistenti amministrativi e tecnici.

Sanzioni in caso di rinuncia?

Il ministero dovrà anche se spiegare se la proroga dei contratti avverrà in automatico o se da parte delle scuole sarà necessario provvedere con una richiesta. L’ipotesi al momento più probabile è che possa esserci una proroga automatica per le scuole che già hanno richiesto il personale aggiuntivo. In alternativa, potrebbero essere i dirigenti scolastici a farne richiesta all’USR competente.

Per i contratti Covid la proroga era una possibilità e non un obbligo. Per la proroga delle supplenze al 31 agosto d’estate tocca ai dirigenti scolastici farne richiesta. I supplenti in ogni caso possono rifiutare la proroga senza incorrere in sanzioni.

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