Abilitazione docenti paritarie: bastano tre anni di insegnamento negli ultimi cinque anni per abilitarsi con la metà dei cfu normalmente richiesti
Uno dei principali meriti del nuovo ministero guidato da Giuseppe Valditara è quello inerente il valore restituito alle scuole paritarie e al servizio svolto dai docenti all’interno di esse.
L’abilitazione all’insegnamento
Uno dei provvedimenti più significativi dell’ultimo periodo riguarda senza dubbio la modifica del processo di abilitazione per gli insegnanti delle scuole paritarie. Cosa cambia nello specifico? Fino a prima del provvedimento, per ottenere l’abilitazione necessaria all’insegnamento, i docenti delle scuole paritarie erano obbligati a trasferirsi nelle scuole statali.
Questo costituiva una visione delle scuole paritarie da serie B, oltre che una perdita di risorse economiche significative. La rivoluzione voluta dal Ministro Valditara prevede che i docenti possano d’ora in poi acquisire le abilitazioni rimanendo all’interno delle scuole paritarie.
Un risparmio economico per tutti
Lo scopo di questo nuovo corso è quello di garantire una maggiore stabilità lavorativa per gli insegnanti delle scuole paritarie. Non avranno infatti più bisogno di lasciare il loro contesto lavorativo preferito. In questo modo, le intenzioni del ministero sono anche quelle di dare maggiore valore alle scuole paritarie, scongiurando il bisogno dei docenti di approdare alle scuole statali per ottenere le qualificazioni richieste.
L’obiettivo finale del ministero è anche quello di risparmiare risorse economiche, sia per gli insegnanti che per il sistema scolastico nel suo complesso.
Il testo del provvedimento
Il nuovo provvedimenti prevede che i docenti che hanno svolto almeno tre anni di insegnamento negli ultimi cinque anni in una scuola paritaria possono ottenere l’abilitazione con la metà dei crediti formativi universitari (CFU) normalmente richiesti, quindi 30 anziché 60. Il provvedimento dovrebbe andare a beneficio, secondo le stime, di circa 15mila docenti.
Questo il testo integrale del provvedimento: “si prevede per coloro che hanno svolto servizio, presso le istituzioni scolastiche statali o presso le scuole paritarie, per almeno tre anni, anche non continuativi, di cui almeno uno nella specifica classe di concorso per la quale scelgono di conseguire l’abilitazione, nei cinque anni precedenti, nonché coloro che abbiano superato la procedura straordinaria di cui all’articolo 59, comma 9-bis, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, l’acquisizione dell’abilitazione all’insegnamento attraverso il conseguimento di 30 CFU/CFA (in luogo dei 60 CFU/CFA) di cui all’articolo 13, comma 2, del medesimo decreto legislativo n. 59 del 2017.”
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