Con la carta del docente, bonus di 500 euro recentemente esteso anche ai precari, si possono acquistare anche giocattoli e giochi da tavolo. Lo conferma il Sottosegretario al Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM), l’on. Paola Frassinetti.

Possibilità già prevista

Un’importante apertura da parte del Governo che amplia in questo modo le possibilità di acquisto da parte dei beneficiari della carta del docente, aprendo anche a giochi o giocattoli, possibilità che finora non era stata presa in considerazione. Lo assicura il Sottosegretario Paola Frassinetti, che il 15 novembre 2023 ha risposto all’interrogazione 5-01126 della Deputata Maria Chiara Gadda (Italia Viva) in VII Commissione, spiegando che è possibile utilizzare il bonus per acquistare “giochi, giochi da tavolo e giocattoli”.

In realtà non si tratta di una novità ma di una possibilità già a disposizione dei beneficiari della carta. Possibilità finora però mai ben chiarita dal MIM. I beneficiari naturalmente nel dubbio hanno sempre preferito evitare per non rischiare di incorrere in sanzioni. Adesso questa possibilità verrà ufficializzata bella pagina con le FAQ sulla misura.

La filosofia didattica

Dietro la decisione di consentire l’acquisto di giocattoli o giochi da tavolo con i soldi del bonus, c’è la volontà di migliorare la didattica scolastica. Lo scopo è quello, tramite i giochi, di consentire ai docenti di usufruire di una sperimentazione didattica nell’ambito del PTOF e del piano di formazione.

Il presupposto è che l’uso dei giochi a scopo didattico rientra nei principi di pedagogia moderna, che riconosce il valore educativo del gioco per lo sviluppo cognitivo e sociale degli studenti.

Il solito rischio

La conferma arriva dal Ministero dell’Istruzione, che nelle nuove Linee guida STEM, ha promosso modalità interattive, inclusi giochi didattici, esperimenti e l’uso delle tecnologie. Resta un dubbio: come si farà ad avere la certezza che giochi, giochi da tavolo e giocattoli non verranno acquistati dai docenti per scopi personali (regali ai figli, nipoti o altro) ma solo per scopi didattici?

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