Concorso religione cattolica 2023: bando entro febbraio, prove in primavera, ecco i requisiti per uno dei 6.442 posti
Sta per sbloccarsi la procedura relativa al concorso per docenti di religione cattolica. Come per i primi due concorsi scuola della fase transitoria Pnrr, anche questo bando dovrebbe essere emanato nei primi mesi del 2024. Fondamentale in questo senso il fatto che è già disponibile il DPCM per l’assunzione degli insegnanti.
Bandi simultanei
Lo conferma il sindacato FGU/Snadir.
I bandi di concorso saranno due, e verranno pubblicati contemporaneamente. L’obiettivo è pubblicare i bandi entro febbraio 2024, in modo da avviare di fatto il concorso entro la prossima primavera.
Il sindacato nelle scorse ore ha ricevuto la conferma della predisposizione in corso d’opera del DPCM per l’assunzione degli insegnanti religione.
Le richieste del sindacato
Il lavoro del sindacato non si ferma qui perchè ci sono ancora richieste da accogliere da parte del ministero, almeno in parte:
la prova orale didattico-metodologica semplificata che segua in particolare le Indicazioni nazionali per l’irc;
le commissioni di esame devono prevedere la presenza dei docenti di religione di ruolo; la traccia della prova orale dovrà essere estratta 24 ore prima della prova del candidato così da permettere in modo professionale la preparazione della lezione simulata;
la ripartizione del punteggio in modo tale che al servizio sia assegnata la metà del totale;
l’aumento – come assicurato il 5 ottobre scorso – dei posti da assegnare alle due procedure recuperando quelli non assegnati alle immissioni in ruolo del 1° settembre scorso a seguito di scorrimento della GM 2004.
La quota percentuale alle assunzioni da realizzarsi con procedura straordinaria viene innalzata dal precedente 50% al 70%. Il concorso ordinario invece è caratterizzato da una quota del 30%.
Il concorso ordinario e straordinario di religione cattolica prevede 6.442 posti.
I requisiti di accesso
Il requisito principale di accesso è il possesso della certificazione dell’idoneità diocesana. I posti messi a bando nella singola Regione per il “personale docente di religione cattolica, in possesso del riconoscimento di idoneità rilasciato dall’Ordinario diocesano, che abbia svolto almeno tre annualità di servizio, anche non consecutive, nelle scuole del sistema nazionale di istruzione” corrispondano a quanto stabilito dall’articolo 1-bis, comma 2, del decreto-legge n. 126 del 2019“.
Questo significa che dei posti messi a concorso, il 70% sarà riservata al personale docente di religione cattolica, sempre in possesso del riconoscimento di idoneità diocesana, che abbia svolto almeno tre annualità di servizio, anche non consecutive, nelle scuole del sistema nazionale di istruzione.
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