Per avviare la propria carriera come supplente nell’ambito del personale ATA nelle scuole e arrivare poi al ruolo bisogna far parte della graduatoria di prima fascia. Una possibilità riservata ai candidati con almeno 24 mesi, ovvero 23 mesi e 16 giorni, di servizio prestato. Per passare dalla terza fascia alla terza bisogna aspettare il bando annuale. Invece la seconda fascia non è disponibile per chi vuole un nuovo inserimento essendo ad esaurimento.

Come lavorare nel personale ata

Chi vuole lavorare come personale ata all’interno delle scuole non può fare altro che inserirsi in terza fascia.

Per accedere alla graduatoria di terza fascia (il prossimo aggiornamento è previsto per il prossimo anno, con una serie di novità tra le quali nuovi requisiti come la certificazione informatica digitale) bisogna aspettare l’aggiornamento triennale. Ogni ruolo ha dei requisiti specifici. Il diploma è in ogni caso il requisito minimo.

C’è anche la possibilità di trovare lavoro mediante l’invio della domanda di messa a disposizione, con un meccanismo simile a quello dei docenti. La differenza sostanziale, però, è che al contrario di quello che avviene con la mad dei docenti, che costituisce un’occasione importante di ottenere supplenze con un’alta possibilità di riuscita, per il personale ata si tratta più che altro di una possibilità formale più che sostanziale. Insomma si può presentare domanda ma la possibilità di convocazione tramite mad è remota.

Perchè la convocazione da mad è così difficile

Il motivo è che per il personale ata la MAD viene utilizzata soltanto dopo che risultano esaurite le graduatorie di istituto e degli istituti viciniori. Una situazione che difficilmente si viene a creare. In ogni caso vale la pena provare, e le possibilità di riuscita dipendono dal profilo. Infatti ci sono casi in cui alcune scuole ricorrono all’interpello nazionale per ricercare assistenti tecnici.

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