Nell’incontro che i sindacati hanno avuto con il ministero per discutere e programmare il futuro prossimo della scuola, per quel che riguarda i corsi abilitanti e i prossimi concorsi scuola (confermato il primo da bandire entro fine anno, rinviato il secondo dalla prossima primavera a dopo l’estate) si è discusso anche della necessità di adeguare il numero programmato al reale fabbisogno sia su posto comune che di sostegno rispetto alla sola offerta formativa degli atenei.

Programmazione di accesso diretto scaglionato

Altro punto sul quale i sindacati, Anief in particolare, hanno insistito, è stato quello relativo alla necessità di chiarire l’accesso del 45% delle quote di riserva in ogni ateneo e di superarlo a regime con una programmazione di accesso diretto scaglionato. Il riferimento è soprattutto alle necessità dei docenti ingabbiati. Senza dimenticare le esigenze di quei docenti che hanno diritto se di ruolo a poter conseguire altra abilitazione per favorire i passaggi di ruolo.

L’occasione è stata anche colta da Anief per chiedere formalmente di sbloccare la possibilità di consentire la simultanea frequenza tra TFA e corsi abilitanti e l’accesso dei laureati che competano i crediti mancanti per l’accesso alle classi di concorso nei mesi successivi ed entro il 2024.

Ripristino del doppio canale di reclutamento

Infine, si è discusso dell’urgenza di uniformare presso le Università la modalità per riconoscere i crediti formativi per chi accede ai nuovi percorsi abilitanti.

Sullo sfondo resta il tema fondamentale dell’urgenza di ripristinare il doppio canale di reclutamento. Non vanno dimenticati i diritti degli idonei degli ultimi concorsi ma allo stesso tempo non si può più prescindere dallo scorrimento delle GPS su posti dati alle Gae esaurite. Si parte infatti dal presupposto che le ultime nove procedure concorsuali hanno evidenziato chiari limiti relativamente al problema dell’abuso dei contratti a termine.

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