Doppio canale di reclutamento scuola: estensione con Gae esaurite, del meccanismo di immissioni in ruolo sul 50% dei concorsi e il 50% da graduatorie dei precari
Non è tramontata definitivamente, nonostante gli ultimi segnali poco incoraggianti, la speranza che il Parlamento approvi una legge che consenta l’assunzione dei docenti precari direttamente da Gps mediante la reintroduzione del doppio canale di reclutamento. La bocciatura recente degli emendamenti che spingevano in tal senso, potrebbe essere superata dall’introduzione in tal senso di una nuova norma.
La reintroduzione del doppio canale di reclutamento
Era stato n brutto colo la notizia del ritiro dell’emendamento al Decreto legge Anticipi. Gli emendamenti andavano nella direzione di provare a superare il problema del precariato andando oltre il bando dei prossimi concorsi scuola, ritenuti insufficienti per superare la supplentite dilagante nella scuola italiana.
Adesso la nuova speranza è rappresentata dall’esame presso la VII Commissione del Senato della proposta di legge (Atto Senato n. 545, XIX Legislatura) a firma della senatrice Bucalo, recante “Disposizioni in materia di formazione e reclutamento degli insegnanti”.
La buona notizia è che dunque c’è ancora speranza per quel che riguarda la reintroduzione del doppio canale di reclutamento, la cattiva notizia è che anche in caso di esito positivo, si tratta di una procedura che avrà inevitabilmente tempi più lunghi. A meno che non si provveda a un Iter accelerato della procedura. In questo senso lascia ben sperare la comune volontà politica espressa dal Ministero, dal Sindacato e dal Parlamento.
L’esaurimento delle Gae
Se si provvedesse alla revisione del reclutamento, si implementerebbe quell’estensione, laddove le Gae risultino esaurite, del meccanismo del cosiddetto doppio canale di reclutamento degli insegnanti. La procedura consentirebbe immissioni in ruolo sul 50% dei concorsi e il 50% da graduatorie dei precari.
I vantaggi di questo sistema sono intuibili: si otterrebbe la stabilizzazione dei precari andando a scegliere i docenti dalla prima fascia delle GPS su posto comune e di sostegno e alla seconda fascia per la secondaria. Il risultato finale sarebbe la riduzione del ricorso smisurato, come avvenuto in questi anni, ai contratti a termine. D’altra parte non c’è troppo da scherzare con questa situazione, considerato che è in atto una procedura di infrazione avviata dalla Commissione europea nei confronti del Governo italiano.
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