Noipa attacco hacker: stipendi e tredicesime a rischio, “Al momento l’ipotesi va considerata”
I problemi che sta avendo NoiPA in questi giorni derivano da un attacco informatico di grandi dimensioni che ha colpito il sistema della Pubblica Amministrazione. C’è grande preoccupazione per questa situazione che sarebbe partita da Westpole, fornitore di servizi cloud per PA Digitale, con un ruolo chiave nel supporto di Comuni ed enti pubblici mediante software e programmi.
Niente riscatto per ora
L’attacco ha provocato problemi ai database rendendoli inaccessibili. I tecnici sono al lavoro e hanno risolto parte dei problemi, ma molti sistemi sono ancora in tilt.
Ancora incertezze circa gli autori dell’attacco, che potrebbe essere arrivato dall’Italia. Incertezza anche sulle motivazioni, considerato che al momento non risultano richieste di riscatto.
Il servizio più colpito è quello che gestisce anagrafe e servizi ai cittadini. Vittime principali piccoli comuni e amministrazioni locali minori. Ma è andato in tilt anche il sistema di gestione dei cedolini paga. Secondo le istituzioni stipendi e tredicesime non sono a rischio ma una fonte anonima al Corriere della Sera afferma: “Al momento l’ipotesi va considerata, ma è remota”.
Nessun rischio per stipendi e tredicesime?
Non ci sono rischi per gli stipendi di dicembre e le tredicesime a favore dei dipendenti di alcune Amministrazioni locali indirettamente colpite dall’attacco hacker che ha interessato servizi della Pa. L’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (Acn) è in costante contatto con la Westpole S.p.A. e con Pa Digitale S.p.A. “per dare loro il massimo supporto al contenimento dei disservizi dovuti all’attacco informatico di tipo ransomware portato a segno dal gruppo di hacker russofono Lockbit 3.0”.
“ L’attività svolta – si fa sapere – ha consentito il ripristino di tutti i servizi impattati, nonché il recupero dei dati oggetto dell’attacco per più di 700 dei soggetti pubblici nazionali e locali, legati alla catena di approvvigionamento di Pa Digitale S.p.A”.
“Per le restanti Amministrazioni, sono circa 1.000 i soggetti pubblici legati contrattualmente a Pa Digitale S.p.A. per l’erogazione di servizi gestionali di varia natura, resta l’esigenza di recuperare i dati risalenti ai 3 giorni precedenti l’attacco, avvenuto l’8 dicembre”, si osserva.
Il motivo dei rallentamenti
“È inoltre da precisare, come confermato dalla stessa società Pa Digitale, che l’attività svolta consente di scongiurare la paventata, mancata erogazione degli stipendi di dicembre e delle tredicesime a favore dei dipendenti di alcune Amministrazioni locali indirettamente impattate – si conclude- Infine, i rallentamenti dei servizi digitali che si sono registrati nella mattinata odierna sono dovuti alla congestione degli accessi simultanei e non rappresentano una conseguenza diretta dell’attacco informatico”.
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