Non si è ancora sbloccata la situazione dei precari della scuola, senza stipendio da mesi e adesso addirittura a rischio di essere penalizzati ulteriormente dall’attacco hacker che ha colpito il sito Noipa e che potrebbe rinviare il pagamento dei loro stipendi a gennaio.

Attese inaccettabili

Al momento non ci sono certezze per i docenti con contratti brevi, senza stipendio da mesi. Una criticità che ha caratterizzato negli ultimi anni periodicamente questi docenti, ma che ultimamente sta diventando strutturale.

Oltre al danno di essere senza posto fisso, costretti spesso a trasferte costose pur di non dire di no a brevi assegnazioni, unica possibilità di accumulare esperienza per migliorare nelle graduatorie, si aggiunge la beffa di non vedere riconosciuto nemmeno quanto dovuto.

Il meccanismo burocratico che caratterizza i loro pagamenti costringe a tempi di attesa ingiustificabili e inaccettabili. Sembrava che ultimamente ci fosse stata maggiore sensibilizzazione delle istituzioni sul tema, ma i risultati per il momento non si vedono.

Precari in difficoltà

E così addirittura si assiste a casi in cui alcuni dirigenti scolastici che hanno deciso di anticipare di tasca loro quanto dovuto, per sostenere gli insegnanti in difficoltà addirittura con il pagamento dei canoni di affitto. “Non è questione di dire che gli stipendi sono bassi, ma lamentare il fatto che semplicemente non arrivano. Così è evidente che in queste condizioni la situazione non può reggere”.

“Personalmente – ha ammesso una docente a Quotidiano.net – sono in grossissime difficoltà. Non sono più in grado di fare la spesa”.

Obiettivo dei 30 giorni un miraggio

Dall’anno scolastico 2015-2016 si è avviato un nuovo processo di liquidazione delle competenze per le supplenze brevi e saltuarie del personale scolastico non di ruolo che non ha certo agevolato le tempistiche per i pagamenti. L’obiettivo di assicurare il pagamento delle spettanze al personale scolastico supplente breve e saltuario entro 30 giorni viene puntualmente disatteso.

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