Tfa Sostegno IX ciclo quando esce: ufficiale l’avvio ai percorsi per 30mila posti, che fine fanno gli idonei dell’VIII ciclo?
E’ adesso ufficiale grazie a una nota dei giorni scorsi del Ministero dell’università e della ricerca l’avvio del IX ciclo Tfa sostegno per l’anno accademico 2023/24. Con le indicazioni fornite dal ministero, prende ufficialmente il via tutta la macchina burocratica finalizzata all’accreditamento delle Università.
Gli idonei dell’VIII ciclo
Le facoltà dovranno partire dagli idonei dell’VIII ciclo. Questi candidati hanno superato le prove di accesso ma non sono rientrati nel numero dei posti autorizzati. Per loro non è stato dunque possibile ottenere l’ammissione. Ma adesso con la conferma dell’avvio del IX ciclo Tfa sostegno per l’anno accademico 2023/24 arriva la possibilità di essere ammessi in soprannumero nelle stesse sedi in cui hanno sostenuto le prove.
A questa previsione potrà essere aggiunta motivata deroga che potrà essere gestita direttamente tra le istituzioni accademiche interessate. C’è tempo fino al prossimo 22 gennaio per la gestione della banca dati per le proposte di attivazione delle università.
Un totale di 90mila posti
Le università devono indicare il massimo del potenziale formativo. L’elenco dovrà essere completo di distinzione per ogni ordine e grado di istruzione. Il ministero ha anche specificato come per il triennio 2021-24 il Mef ha autorizzato un contingente complessivo che ammonta a 90.000 posti.
Posti che sono già stati ripartiti parzialmente nei tre Tfa precedenti già andati in archivio con questa suddivisione:
22.000 posti per il VI ciclo anno accademico 2020/2021
25.874 posti per il VII ciclo anno accademico 2021/2022
28.986 per l’VIII ciclo anno accademico 2022/2023
Il totale cui si ambisce
In vista del prossimo ciclo di Tfa sostegno che si riferisce all’anno accademico 2023/24 si parte da un minimo di 13.065 posti già previsti dal contingente autorizzato dal MEF nel 2021. Posti che però potrebbero aumentare, considerato che per il IX ciclo Tfa sostegno i posti potrebbero essere aumentati a circa 30mila. Questo contingente andrà ripartito fra i vari gradi di scuola e le Università che erogano i corsi.
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