Scuola

Abilitazione docenti di ruolo 2023: università rifiutano di avviare i corsi, priorità a chi deve abilitarsi la prima volta per i prossimi concorsi scuola

I percorsi da 30 CFU per i docenti già abilitati o con specializzazione sostegno sono previsti all’interno dell’offerta composta da 6 percorsi che le Università faranno partire già dall’anno accademico 2023/24.

I percorsi da 30 cfu

Ma al momento ci sono ancora poche certezze in merito. Per questo le organizzazioni sindacali hanno richiesto un incontro al Ministero.

Il problema è che preoccupa il fatto che molte Università hanno già dichiarato che non attiveranno i percorsi da 30 CFU per l’anno accademico 2023/24. Non rassicura il silenzio di altre facoltà.

La priorità per il 2023/2024 sarebbe quella di far partire subito i corsi che consentiranno la partecipazione ai prossimi concorsi. Il primo concorso legato ai percorsi abilitanti è stato rimandato all’autunno del 2024.

Le modalità di accesso ai percorsi

Il Ministero però ha rassicurato molte volte circa l’attenzione riservata ai docenti “ingabbiati” e la modalità di accesso a percorsi.

Fiducioso anche Mario Pittoni, il responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega, già presidente della commissione Cultura al Senato, che spiega: “Al momento le università sono ancora in fase di accreditamento per i corsi da 60 cfu. Quelle che supereranno la verifica potranno offrire anche quelli “ridotti”.

Le rassicurazioni della politica

“I dubbi -prosegue – in particolare dei cosiddetti “ingabbiati” (docenti di ruolo che puntano ad altre abilitazioni) nascono dal fatto che il ministero dell’Istruzione e del Merito ha reso noto il fabbisogno dei percorsi, il quale per legge riguarda però solo le abilitazioni che preludono ai concorsi. A favore degli ingabbiati il Governo ha invece stabilito – sia con specifica norma di legge che nel DPCM – che i relativi corsi siano “oltre” il fabbisogno (in sostanza senza limiti numerici). Quando a gennaio avremo l’elenco delle università autorizzate a erogare i percorsi da 60 cfu, la legge prevede che quegli atenei possano, senza particolari limiti, attivare pure i corsi da 30 cfu per gli ingabbiati (peraltro anche del tutto in modalità telematica): le condizioni perchè ciò avvenga sono dunque favorevoli”.