Il 2024 sarà ricordato come l’anno dell’avvio dei corsi abilitanti all’insegnamento, un passo significativo per decine di migliaia di docenti. Una modalità formativa, attesa nella scuola da quasi un decennio, che offre opportunità cruciali per chi opera dietro la cattedra. Ottenere abilitazioni aggiuntive non solo amplia le possibilità di collocazione e stabilizzazione, ma anche di mobilità professionale.

I percorsi specifici

Quest’ultima aspetto è particolarmente rilevante per gli insegnanti comunemente conosciuti come “ingabbiati”. Si tratta di docenti già di ruolo che, avendo limitate opportunità di trasferimento, potrebbero migliorare le loro prospettive acquisendo la capacità di insegnare su diverse classi di concorso, avvicinandosi così alle loro residenze.

Il Coordinamento dei docenti di ruolo Ingabbiati ha sollevato la questione chiedendo chiarezza al Ministero dell’Istruzione e del Merito e a quello dell’Università e della Ricerca riguardo all’attivazione di percorsi specifici per loro. Nonostante sembri che al momento tali corsi non siano tra quelli imminenti, il Coordinamento insiste affinché venga fornita una risposta esaustiva.

Gli errori nell’approccio

Anief, sindacato attivo nel mondo della scuola, sostiene la richiesta dei docenti “ingabbiati”, sottolineando che la professione dell’insegnante non dovrebbe essere vincolata in modo eccessivo. Marcello Pacifico, presidente nazionale di Anief, esorta a cambiare approccio nella scuola italiana, consentendo al personale docente, sia di ruolo che precario, di lavorare nelle sedi più idonee per loro.

Pacifico critica le restrizioni alla mobilità, le assunzioni senza doppio canale, gli organici di fatto e i corsi abilitanti riservati a pochi, sostenendo che tali pratiche ostacolino la crescita del sistema scolastico e generino insoddisfazione tra gli operatori del settore. Il presidente Anief ribadisce la necessità di offrire a tutti gli insegnanti la possibilità di abilitarsi, compresi coloro che, una volta assunti, si trovano spesso a distanze considerevoli dalle proprie abitazioni.

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