Se da un lato il nuovo ciclo di concorsi scuola appartenenti alla riforma del reclutamento docenti sono stati accolti favorevolmente da sindacati e diretti interessati, soprattutto i primi sottolineano come queste iniziative non possono essere considerati esaustive nell’ottica della risoluzione della piaga della supplentite che affligge da anni la scuola italiana e che senza ulteriori accorgimenti continuerà inevitabilmente a caratterizzare il futuro prossimo.

Assunzioni in ruolo da Gps

I nuovi concorsi, in base al numero di posti messi finora a disposizione, potrebbero a malapena essere sufficienti per andare a coprire il turn over. La vera soluzione dovrebbe arrivare dalle assunzioni in ruolo dalle GPS su tutti i posti vacanti, senza più discriminazioni economiche.

Quello che non può essere più ignorato è il ripristino del doppio canale di reclutamento, unitamente all’assunzione in ruolo di tutti i docenti idonei. In particolare Anief spinge affinchè il governo dia il via libera alle immissioni in ruolo in surroga anche per gli oltre 20 mila partecipanti al concorso Straordinario bis. Per fare questo, serve l’integrazione delle graduatorie dei concorsi riservati.

Il problema del precariato

In questo modo si riuscirebbe a valorizzare chi merita la cattedra, superando il problema della precarietà cronica e assicurando una maggiore continuità didattica.

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