Concorso docenti 2024: modificati i requisiti di accesso
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 12 del 16 gennaio 2024, il Decreto 20 novembre 2023 del Ministero dell’Istruzione e del Merito con cui sono stati modificati i requisiti di accesso alle classi di concorso Matematica (A-26) e Matematica e scienze (A-28).
Finalità del decreto quella di garantire la maggiore copertura di docenti nelle discipline scientifiche (STEM), per le quali c’è maggiore richiesta sia per i posti ordinari che di sostegno, attraverso la modifica e l’integrazione dei titoli di accesso alle suddette classi di concorso.
Allegata al decreto, la Tabella A che indica nel dettaglio per entrambe le classi di concorso quali sono i titoli di studio ammessi e, eventualmente, i CFU integrativi necessari.
I NUOVI REQUISITI PREVISTI DAL DECRETO
Il decreto ha modificato i requisiti di accesso alle classi di concorso Matematica e Matematica e Scienze prevedendo che:
- Gli esami e i CFU necessari possono essere conseguiti tramite corsi di laurea (di primo livello, magistrale, specialistica o di vecchio ordinamento) e tramite singoli insegnamenti universitari;
- Ai fini dell’integrazione del piano di studi, per gli esami all’interno dei corsi di laurea secondo il vecchio ordinamento, una annualità corrisponde a esami di nuovo ordinamento per un totale di 12 CFU. Ciascun esame semestrale corrisponde a esami di nuovo ordinamento per un totale di 6 CFU.
Gli esami di nuovo ordinamento devono, però, essere sostenuti nei settori disciplinari corrispondenti alle discipline richieste.
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EQUIPARAZIONE TRA TITOLI DI STUDIO
Il decreto specifica inoltre che, quando nella tabella A allegata al decreto viene indicata una specifica classe di laurea magistrale come titolo di accesso al concorso, costituiscono titolo di accesso alla classe di concorso anche la laurea specialistica e la laurea di vecchio ordinamento a essa corrispondenti, anche se non sono espressamente menzionate.
Nel caso in cui, invece, una laurea di vecchio ordinamento trovi corrispondenza in più classi di lauree specialistiche o magistrali, l’Ateneo che ha conferito il diploma di laurea dovrà rilasciare agli interessati un certificato attestante a quale singola classe di laurea magistrale è equiparato il titolo di studio posseduto.
Per il testo del decreto 20 novembre 2023 e la relativa Tabella A, clicca qui.
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Ho capito.